Grafica la tua casella gmail!

Uno dei vantaggi di usare Gmail (devo ricordarmi di aggiungerlo nelle “pillolette” di perchè usare il sistema di posta elettronica di Google), consiste nel fatto che – in maniera ben più rilevante di altri sistemi – questo gode ormai di un proprio “ecosistema” di estensioni e programmi di utilità che gli ruotano intorno, e contribuiscono ad arricchire, spesso in maniera rilevante, l’esperienza utente. Anche con cose che, in effetti, non si sarebbero normalmente pensate. Per un “normale” sistema di posta elettronica, intendo. Non per Gmail, che appunto – piaccia o no – è più un esperimento di comunicazione su grande scala, ormai. 
L’ultima evidenza che ho trovaro di ciò è una piccola ma deliziosa utility chiamata Graph Your Inbox, che si presenta come una estensione per il browser Google Chrome. Come il nome lascia immaginare, è un tool che, una volta istallato, si presenta come un’iconcina sulla barra superiore del browser. Cliccata, permette di effettuare ricerche entro la casella gmail (i dati non vengono comunicati a nessuno, servono solo per le ricerche stesse). 
Il tool Graph Your Inbox in azione nella mia casella…
In effetti il tool è simpatico e funzionale, e può rivelarsi ben più di un giochino, per la sua capacità di rivelare informazioni “sepolte” nel mare magnum dell’archivio dei mail… Difatti, come ben dice la pagina del relativo sito web “Our inboxes contain a tremendous amount of information. Nearly every substantive action we take online generates email, from buying goods to booking flights to social network activity…”; ormai quasi qualsiasi cosa che facciamo genera uno (o più) mail. 
Beh, direi io, non proprio tutto, grazie al cielo…


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Hercules, o la galassia di transizione…

Il quadro generale che ormai si va consolidando, vuole che gran parte della nostra Galassia sia costituita da stelle “cannibalizzate” da galassie esterne, perlopiù galassie nane. Questa evidenza infatti si integra molto bene con altri dati sperimentali, che costituiscono tutti insieme il quadro generale della formazione delle galassie: questa al giorno d’oggi si ritiene più un processo di progressivo addensamento di piccoli pezzetti, piuttosto che un singolo, gigantesco “collasso” di gas e stelle.

Mentre diversi filamenti di queste probabili galassie “distrutte” occupano, come è logico attendersi, le parti più esterne della Galassia, ed altri oggetti ancora sono rimasti in forma di galassie nei dintorni della Via Lattea, non molti agglomerati di stelle sono stati trovati finora nel ruolo di satelliti, con evidenti segnali di distruzione mareale.

Una grande galassia a spirale (come la Via Lattea) può indurre la frammentazione di tante piccole galassie nane al suo intorno (Crediti: Jon Lomberg)

Adesso un nuovo studio, pubblicato nel fascicolo di ottobre della prestigiosa rivista Astrophysical Journal, suggerisce come la galassia satellite Hercules possa costituire propri un esempiodi una delle prime “forme intermedie” di tal guisa.

Difatti, analizzando le caratteristiche dell’orbita, i ricercatori sono arrivati alla conclusione che il passaggio vicino alla Via Lattea (si pensa che in un remoto futuro passi a circa seimila parsec dal centro galattico) potrebbe anche provocare la distruzione della piccola galassia, che in tal caso disperderebbe le proprie stelle all’interno della Via Lattea.

I dati non permettono di arrivare ad una ferma conclusione riguardo al destino di Hercules: tuttavia, se pure non è destinata a diventare un altro flusso di stelle nella nostra Galassia, diciamo che davvero poco ci manca…

Adattatamento di un articolo di Universe Today

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Ogni volta…


Poesia
Originally uploaded by Roby1kenobi

Ogni volta che leggo di poesia
mia moglie diventa
più bella


e ho più voglia
di amarla


ho più voglia
di sentire musica,


di sorridere.


Si solleva il velo opaco
della realtà
e il grande inganno
per un poco si svela.


Si scopre il cuore
di carne


la possibilità laterale
della felicità


Cos’ forte che quasi la temo,
questa gioia.


Chi sei tu, dunque,
poesia?

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Nuove immagini da HIRISE


Al centro dell’immagine un’aread nell’emisfero nord di Marte a latitudine intermedia, un giovane cratere di circa 6 metri di diametro. Si osserva del materiale chiaro, di colore blu in questa foto a falsi colori. Crediti: NASA/JPL-Caltech/University of Arizona.

Immagine disponibile su: http://www.nasa.gov/mission_pages/MRO/multimedia/gallery/pia13315.html .

Centinaia di nuove immagini ottenute dalla camera High Resolution Imaging Science Experiment (HIRISE) a bordo del Mars Reconnaissance Orbiter della NASA offrono una visione molto dettagliata di numerosi paesaggi marziani. Nuovi aspetti interessanti sono emersi in particolare dalle 314 osservazioni compiute tra il 6 giugno e il 7 luglio 2010 che sono ora disponibili sul sito di HIRISE:  http://hirise.lpl.arizona.edu e del Planetary Data System della NASA: http://pds.jpl.nasa.gov .

La camera è uno dei sei strumenti dell’MRO che ha raggiunto Marte nel 2006. Ulteriori informazioni su: http://mars.jpl.nasa.gov/mro .

Fonte NASA: http://www.nasa.gov/mission_pages/MRO/news/mro20100804.html

Sabrina Masiero

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