Blog di Marco Castellani

Preparativi per una partenza

Siamo all’Orbiter Processing Facility-3 del Kennedy Space Center di Houston (Texas). Nel giro di alcune ore lo Space Shuttle Discovery verrà trasportato fuori dal Orbiter Processing Facility-3 verso il vicino edificio di assemblaggio, chiamato Vehicle Assembly Building, dove verranno agganciati i due booster laterali e il serbatoio centrale per la nuova missione, la STS-133 in programma per il 01 / 11/ 2010. Qui il Discovery è ancora all’interno dell’Orbiter. L’alba è appena arrivata. Cortesia NASA.

Montato su un trasporto speciale, lo space shuttle Discovery viene spostato dall’Orbiter Processing Facility-3 verso l’edificio di assemblaggio. Qui lo Shuttle è ancora all’interno dell’Orbiter. Cortesia NASA.

Un paio di immagini dello Shuttle Discovery nel suo percorso verso il Vehicle Assembly Building. La mattinata è quasi conclusa ma i lavori sono frenetici. Cortesia: NASA.

Sabrina Masiero

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14 Comments

  1. Giuseppe Andrea Gentile

    Posso fare una critica? Ma povero Discovery, una ripulitina alla carrozzeria no?!

    • Mi offro io, Giuseppe, per ripulire il musetto e gli occhietti :-)) Ma posso fare anche di più: andare anche sui motori :-))

      • mcastel

        Mi sembra una cosa piuttosto ardita, Sabrina.. guarda bene che siano spenti, almeno!! 😉

      • Ma… ma… mi avete cancellato il commento?! Chi è stato dei due? Cos’è, siete andati a ripulirlo e quindi la mia frase non aveva più senso? XD

      • mcastel

        Ma veramente io non ho cancellato alcunchè! E non penso Sabrina lo abbia fatto.. boh!! In effetti ho visto la frase “commento eliminato” e mi sono chiesto come mai…

      • tranquillo, il mio non era certo un rimprovero… sarà stato magari un mio errore oppure del server… cose che capitano

      • mcastel

        Boh certe volte l’informatica è un mistero. Comunque mi dispiace, anche perché non cancelliamo mai i commenti, a meno che non ci siano veri motivi per farlo (e non c’erano!!) 😉

      • No, infatti, non c’era alcun motivo. Io dal blog non ho mai cancellato nessun commento, Giuseppe, tanto meno i tuoi che mi sono sempre parsi molto interessanti e divertenti. Potrebbe esserci stato un errore a livello informatico come dice Marco. E’ l’unica cosa che posso pensare.
        Mi dispiace.

      • mcastel

        Dài consoliamoci… se anche Google ogni tanto ha dei problemi.. se Twitter si intasa.. noi ce la caviamo solo con un commento perso, dopotutto non è troppo (certo mi dispiace per Giuseppe ma speriamo non ricapiti!)

      • Giuseppe Andrea Gentile

        Vi assicuro, la mia era solo una battuta!
        Immaginavo non fosse stata opera vostra… sicuramente è lagato al fatto che ogni tanto non riesco a scrivere con l’identità di FB, ma devo scriver come Guest.

  2. mcastel

    Che belle queste foto, Sabrina! Certo che pur da astronomo sono affascinato completamente, anche da questi aspetti più “tecnologici”.. più che altro danno il senso dell’avventura dell’esplorazione spaziale, sicuramente più di tanti discorsi… Grazie!

    • Anch’io sono rimasta affascinata da queste foto, pensavo fosse una ripetizione o una cosa noiosa la loro pubblicazione ma vedo che anche tu sei stato catturato quanto me! Ho pensato che per la penultima volta potevamo ancora sognare e perderci in questa tecnologia che è vecchia quasi quanto noi, ma che rimane tuttavia un bellissimo bus per volare a 500 km di quota….
      Grazie Marco!!!

      • mcastel

        Verissimo! Aggiungo un ricordo personale… mi ricordo che da bambino avevo un modellino in plastica dello Shuttle, portatomi da mio papà astrofisico. Lo Shuttle ovviamente doveva ancora partire, ma questa cosa che poi avrebbe portato un telescopio nello spazio era considerata la nuova frontiera… affascinante! Poi ci fu putroppo il triste incidente che coinvolse anche dei civili, che tra l’altro fece slittare avanti di molto la messa in orbita dello Space Telescope.
        Ero laureando al CNR di Frascati quando venne finalmente lanciato Hubble, ricordo lo sconcerto generale per il problema dell’aberrazione ottica, poi risolto con una missione di riparazione…. ma di strada ne ha fatta, fino alle stupende immagini della WF3. Grazie anche allo Shuttle…!

      • Fa piacere leggere questi ricordi personali, che sono in parte anche i miei (perchè mi manca il modellino :-)) Marco). Lo Shuttle e l’Hubble hanno dato tantissimo alla ricerca astronomica. Ci sono stati tanti momenti col fiato sospeso, in attesa che Hubble potesse continuare a lavorare. Molto strumenti sono stati sostituiti ma Hubble, possiamo dirlo, non ha mai deluso. Ha dato più di quanto ci si aspettava. 25 anni nello spazio non sono certo alla portata di tutti gli strumenti scientifici.
        Un pensiero personale: Anch’io sono una dei milioni di astronomi che hanno avuto la grande possibilità di laurearsi su dati di Hubble.

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