Blog di Marco Castellani

Le stelle sono tante… anzi tre volte di più!

Le galassie più grandi nell’Universo sono quelle ellittiche, senza ancun dubbio. Le più grandi tra queste hanno più di 1000 miliardi di stelle, che sono tante anche se confrontate con i circa 400 miliardi della già grande Via Lattea (che però, come sappiamo, è una galassia a spirale). Nuove ricerche stanno ulteriormente ampliando tale quadro: vi sono infatti indicazioni del fatto che le galassie ellittiche potrebbero contenere fino a dieci volte più stelle di quanto ritenuto finora. Questo implica, facendo le opportune proporzioni sul numero di queste galassie, che l’Universo stesso potrebbe avere un numero totale di stelle tre volte più grande di quanto si pensava fino a ieri.

Le galassie più grandi sono ellittiche, come quella mostrata in questa elaborazione. Crediti: David A. Aguilar (CfA)

Le stelle “nascoste” sono note come nane rosse, per il colore e la loro piccola dimensione. Proprio a motivo del fatto che si presentano piccole e poco luminose, confrontate a stelle come il Sole, gli astronomi non erano finore riusciti a rilevarle direttamente, in galassie esterne. Pertanto, il numero di stelle nane rosse nell’universo si doveva basare su delle estrapolazioni basate su modelli teorici.

Fino ad ora, almeno.

Approfittando dei potenti strumenti messi a disposizione dall’Osservatorio del Keck, alle Hawai, alcuni astronomi sono riusciti infatti a rilevare deboli indicazioni per la presenza di stelle nane rosse nel nucleo di otto galassie ellittiche, poste ad una distanza tra i 50 e i 300 milioni di anni luce dalla Terra. Con grande sorpresa, la ricerca ha mostrato come il numero delle nane rosse fosse molto più elevato di quanto atteso.

In realtà, anche i modelli teorici non davano indicazioni stringenti, ma lasciavano aperto il campo ad un vasto intervallo di possibilità. In questo contesto, le nuove osservazioni forniscono una risposta ad una questione rimasta aperta per lungo tempo.

Gli scienziati hanno capito, una volta di più, che gli ambienti di altre galassie possono discostarsi anche in maniera significativa dalla nostra. La scoperta della grande quantità di nane rosse potrà avere delle importanti ricadute nella compresione più piena della formazione ed evoluzione delle galassie stesse. In particolare, potrebbe essere rivista “al ribasso” la stima della materia oscura presente negli ambienti galattici, perché parte della materia non luminosa potrebbe essere fornita dalle stesse nane rosse…

La scoperta è appena apparsa sul fascicolo del 1 Dicembre della prestigiosa rivista Nature.

CfA Press Release

→ GL Forum: Le… zone oscure e la conoscenza

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6 Comments

  1. Giuseppe Andrea Gentile

    Evvai! Ridimensioniamo ancora la materia oscura!
    Come già detto sono un sostenitore che la materia mancante sia essenzialmente un errore di calcolo della materia barionica… certo, ce n’è ancora parecchia da scovarne, di materia, però pian pianino… 😉

    Grazie come sempre per gli articoli

    • mcastel

      In effetti il quadro è abbastanza fluido e non bisogna dare niente per scontato…. è anche l’impressione che derivo dalle conversazioni “alla macchinetta del caffè” con alcuni amici cosmologi. Chissà che non si arrivi ad una ridefinizione delle quantità, per ora preponderanti, di materia ed energia oscura?

      PS Giuseppe, tu che sei uno dei nostri più fedeli commentatori, dacci un’opinione sul nuovo forum, se ti va 🙂

    • Armando B.

      Salve! Questa nuova scoperta di sicuro porterà ad una revisione sostanziale della percentuale della materia “conosciuta”…ma ricordiamoci degli importanti esperimenti che stanno provando l’esistenza della materia oscura…come il DAMA/LIBRA dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS).
      Tutto sta diventando sempre più complesso ed intrigante…ci saranno altre svolte??..sicuro!! 😉

      • mcastel

        Giustissimo! Aspettiamo altre novità, contenti del bel fermento di
        idee ed esperimenti in cui ci troviamo!!

        2010/12/3 Disqus :

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