Sappiamo che la missione Apollo 14 fu un pieno successo. Gli astronauti riportarono a casa una serie incredibile di immagini del nostro satellite, ed anche dal punto di vista strettamente scientifico, tutti gli obiettivi prefissati furono rispettati. Tuttavia, per l’equipaggio fu anche l’occasione di un grande disappunto: quello dell’aver perso la possibilità di godere della vista spettacolare che deve esserci al bordo di un cratere largo circa 300 metri!

Se solo avessero potuto avere le mappe ad alta risoluzione del Lunar Reconnaissance Orbiter, probabilmente questo non sarebbe successo. Ma raccontiamo la storia con ordine.

La missione Apollo 14 venne lanciata il 31 gennaio del 1971. La tensione aleggiava palpabile fin dall’inizio; era la missione lunare successiva a quella sfortunata dell’Apollo 13: come sappiamo, era stata annullata a causa dello scoppio di una bombola di ossigeno nell’astronave mentre era in rotta verso la Luna (all’origine della famosa frase “OK, Houston, abbiamo avuto un problema”). Fu già un enorme successo e uno sforzo eroico (epico, nel vero senso della parola) riscire a far tornare sulla Terra l’equipaggio sano e salvo…

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