Lo sappiamo: l’astronomia moderna non è stata troppo gentile con Plutone, che si è visto scippar via il titolo di pianeta che aveva avuto per tanto tempo all’interno del Sistema Solare (e nell’immaginario di tanti di noi). Questo però non deve trarre in inganno; per quanto sia un “pianeta nano”, Plutone continua a celare diversi enigmi, ben celati nelle fredde profondità siderali là dove alberga indisturbato (almeno fino a quando la sonda New Horizons, nel 2015, non arriverà a dargli finalmente un’occhiata da vicino…)

Nonostante le ridotte dimensioni, Plutone ha almeno tre quattro satelliti (Caronte, Idra e Notte e il nuovissimo P4). Visto che ha un sistema di satelliti, viene (quasi) spontaneo chiedersi se magari possa avere anche una struttura di anelli, e  chissà, altri satelliti intorno non ancora scoperti.

Sicuramente New Horizons avrà molto da dire su questi temi, quando arriverà a destinazione. Nell’attesa, alcuni scienziati planetari sono giunti alla conclusione che Plutone potrebbe avere un sistema di anelli, anche parziale o temporaneo, abbastanza lontano dal (quasi)pianeta medesimo. Questi anelli si sarebbero formati dalla collisione di oggetti della fascia di Kuiper (famosa ed alquanto affollata fascia di asteroidi) con Notte e Idra.

Bene, oggi è apparso un articolo su astro-ph, che mostra come – fatti i debiti conti – Plutone sì, può avere una struttura ad anelli stabile (per giunta) e anche – udite – alcuni satelliti rocciosi, non ancora scoperti.

La deduzione si basa su dei conti (che in questa sede ci possiamo risparmiare) riguardanti le specifiche modalità di formazione del sistema Plutone-Caronte. I due potrebbero essere venuti fuori da una mega collisione cosmica tra un grosso oggetto della fascia di Kuiper (diciamo, 1000 km di diametro), e il “Plutone” primordiale” (che avrebbe dunque originato Caronte da frammentazione post-urto). Se le cose fossero andate così, è comprensibile ipotizzare che lo spazio intorno a Plutone sia rimasto affollato di detriti di corpi più piccoli di Caronte, e magari anche di una fascia, un vero e proprio anello.

Dal calcolo si desume che un sistema stabile di anelli potrebbe in effetti esistere intorno a Plutone, fatto di oggetti piuttosto piccoli (20-90 km di diametro) insieme con particelle e polvere, a circa 2500 km dal centro dell’ex-pianeta. Naturalmente non siamo ancora in grado di verificare osservativamente tale predizione; quel che è certo è che la tendenza più moderna delle scienze planetarie ci indica che il Sistema Solare ha messo in campo delle modalità di formazione di pianeti ben più vasta ed articolata di quanto si pensava solo pochi anni fa. Quante altre sorprese ci darà Plutone?

PS Se avete voglia di vedere come potrebbe essere il paesaggio su Plutone, guardate qui

Loading