Blog di Marco Castellani

Giorno: 30 Ottobre 2011

Dal parco, guardando le case

Stamattina siamo andati io e Agnese. Oggi pomeriggio siamo tornati, e c’era anche Simone. Tutti al parco sotto casa, a prendere un pò d’aria fresca, e a esplorare lo spazio dell’allenamento ginnico, con i nuovi attrezzi che – mossa molto oculata, una volta tanto – una qualche amministrazione ha fatto istallare nell’aera del parco stesso.
In due posti diversi del parco ci sono questi attrezzi belli nuovi, una sorta di palestra all’aperto, accessibile a chi voglia fare un pò di allenamento nell’atmosfera rilassata del parco. Bello. Aiuta a rendere il parco stesso un luogo di uso del tempo libero più completo, diversificato. Bello vedere un altro papà che spiega al figlio i vari esercizi possibili, lo introduce e lo guida alla verifica di se stesso, lo controlla, vigile.
Nel pomeriggio ci tratteniamo all’area attrezzata più vicina alla nostra casa. Il parco corre vicino ai palazzi, in questa zona. Sta pian piano arrivando il buio, noi siamo pronti a rientrare verso casa, ma ci fermiamo un pò. I bimbi apprezzano la compagnia del papà, parlano e chiedono intanto che provano a fare la loro ginnastica (graduale, come necessario).
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Dal parco, al tramonto…

Nella tonalità azzurrina sempre più scura, spiccano come contrasto, come ideale complemento, le luci calde che provengono dalle finestre e dai balconi. Il papà adesso muove lo sguardo sull’ampio palazzo. Miriadi di ambienti che lasciano immaginare di sé. Immagina famiglie, segnali di vita, percorsi, traiettorie di esistenze. Come un immenso mosaico che si compone ordinato, ora, decorando la dominante l’azzurro-verde che prevale nel parco, con le sue tonalità calde. Come dire, c’è un riparo. Guarda che c’è un riparo. Puoi andare fuori ad esplorare, puoi vedere il mondo, andare nel parco, correre, e c’è un riparo. Anzi, tu – bambino, adulto – vai a imparare il mondo, perché sai, o senti, che c’è un riparo. 
E se sei nella tempesta, se non senti qual è il tuo riparo, sai che un riparo c’è. Sei autorizzato a credere che c’è un porto. Che devi passare la tempesta, ma poi “sbuchi fuori, e c’è il sole” (Giussani).
Ora mi è più chiaro di un tempo. La capacità del percorso, della lenta costruzione, si deve appoggiare a qualcosa. Anche nella tempesta, c’è la prospettiva, per tutti, di sbucare fuori, infine vedere il sole. 
Allora sì, si può costruire. Finalmente si può.

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Stelle Vampire nel Centro Galattico


Due stelle che si fondono insieme e si trasformano in una stella chiamata Blue Straggler, Vagabonda Blu, secondo una rappresentazione artistica. Courtesy: National Geographic, ESA/NASA e G. Bacon/STScl.

Sparse in tutta la nostra Galassia, ma ora sono state osservate anche nel centro della Via Lattea, esistono dei vampiri veramente scintillanti, le cosiddette Blue Stragglers, o Vagabonde Blu, che mantengono l’aspetto di giovani stelle (il loro colore blu dà un’indicazione della loro giovane età) e sono più calde rispetto ad altre stelle con cui si sono formate. Queste stelle sembrano sottrarre idrogeno alle altre stelle nei loro dintorni, spesso in seguito ad una collissione con le loro future vittime, e per questo motivo sembrano “succhiare” la vita proprio come delle vampire.

Queste Stelle Vagabonde Blu si trovano spesso in ammassi stellari molto densi di stelle. Gli ammassi sono formati da stelle che hanno tutte (approssimativamente) la stessa età, ossia si fa l’ipotesi che le stelle si siano formate tutte insieme, e che siano tra le più vecchie della nostra Galassia. In questi ammassi globulari le stelle cannibali hanno una probabilità di nutrimento più elevata.

I ricercatori però, hanno osservato per la prima volta delle Blue Stragglers anche nel centro della nostra Galassia, in una regione che circonda il nucleo galattico dove la densità di stelle e di gas è elevata. Devono probabilmente essersi formate “strappando” l’idrogeno dalle loro stelle compagne quando le stelle formavano un sistema binario o forse quando, dopo interazioni gravitazionali in un sistema di tre stelle, due stelle si sono fuse in una sola (come nell’immagine qui sopra). Le Blue Stragglers che, invece, popolano la nostra Galassia lontano dal centro galattico, probabilmente devono essersi formate in seguito alla collisione con altre stelle assorbendo l’idrogeno che le forma.

“Per molto tempo si è sospettato che vi fossero delle Blue Stragglers nel centro galattico, ma nessuno sapeva quante potevano essere”, ha affermato Will Clarkson dell’Indiana University Bloomington e dell’University of California a Los Angeles. “Finalmente, abbiamo dimostrato che sono presenti anche lì”.

Utilizzando il Telescopio Spaziale Hubble (HST) sono state individuate ben 180 000 stelle nel centro galattico di cui 42 insolitamente blu e più giovani rispetto alle altre, quindi 42 nuove Blue Straggler. Si stima che 18-37 di queste 42 stelle sembrano avere un’età compresa tra i 10 e 11 miliardi di anni. Le restanti molto probabilmente sono stelle più giovani.

C’è ancora molto da capire su queste stelle vampire che ancora non è ben chiara. Il fatto comunque che siamo state scoperte nel centro galattico permetterà di costruire dei modelli della loro ipotetica formazione.

Questa ricerca è stata presentata lo scorso 25 maggio all’American Astronomical Society a Boston. Sito web: http://aas.org/

Fonte National Geographic: http://news.nationalgeographic.com/news/bigphotos/82481176.html
Articolo originale su: http://news.nationalgeographic.com/news/2009/01/090123-star-cannibals.html
Immagini spettacolari della nostra Galassia su: http://ngm.nationalgeographic.com/2010/12/milky-way/milky-way-photography
Halloween Pictures: Ten Spooky Objects in Outer Space: http://news.nationalgeographic.com/news/2011/10/pictures/111027-spooky-space-halloween-zombies-vampires/#/vampire-stars-eat-look-young-illustration_36470_600x450.jpg

Sabrina

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