Esistono nella vita di tutti (e certamente nella mia). Vi sono anche i periodi così, chiamiamoli per brevità, di lieve confusione. Sono momenti preziosi. Dove ho una grande opportunità, dove rifaccio l’esperienza che ho avuto modo di provare altre volte. Ritrovo una fonte di dolcezza, nell’accettare il buio, nell’accoglierlo. E il bello è questo, è una dolcezza veramente gustosa, pacificante.
Quando viene il buio, lascialo venire. Non contrastarlo. Non cercare di uscirne in fretta, annaspando di qua e di là. Goditelo, direi.
Ed è sempre così. Quando arriva il buio, la confusione, l’insoddisfazione, l’incertezza… tenti di mobilitare tutto il tuo esercito di pensieri per fermarlo, arginarlo, combatterlo, sconfiggerlo. Per vincere tu. Vuoi essere efficiente, allegro, disponibile, pronto, da subito.
Tutto può esserci amico, anche il buio… |
E allora pensi (ecco il problema, pensi). E dici, di argomenti ne ho tanti, di benedizioni ne ho mille, non dovrei sentirmi così. E sbagli, perché resisti al buio, ti accanisci, soffri.
Il buio viene per un motivo. Mi sembra di capire che viene per suggerirti di ampliare l’orizzonte, di modificare schemi consolidati, di non opporti al fluire della vita. Se non resisti, se ti lasci trasformare, se sei docile, subito diventa dolce, tenero, fa meno male, fa vedere delle luci inaspettate. Quasi, ti diventa amico. Come il lupo di Gubbio, che spaventa ed uccide, finché la docilità di Francesco non lo rende improvvisamente mansueto.
Cristo è disceso tra gli uomini perchè noi trovassimo il coraggio di discendere nella nostra realtà psichica: solo così possiamo salire a Dio. (Anselm Grün)
Se vogliamo andare in alto non dobbiamo aver paura di scendere in noi stessi, e non turbarci di quanto vi possiamo trovare. Bisogna acquistare in profondità e non vivere solo in senso orizzontale.
L’importante è non scandalizzarsi del buio. Si può dialogare con esso, innanzitutto, accettando la sua presenza. Camminando ugualmente. Trovando – sorprendentemente – un margine di cedevolezze nelle cose e nelle situazioni, una inedita sofficità, che senza il buio non avresti probabilmente mai avvertito.
Cedi al buio, non resistere. Cedi a quello che ti succede, non ti opporre. Se deve accadere, stai quieto e permetti che accada.
When I allow it to be
There’s no control over me
I have my fears
But they do not have me
There’s no control over me
I have my fears
But they do not have me
(Peter Gabriel, Darkness)
Fai il tuo cammino, verso il significato pieno della tua esistenza. E goditi anche il tuo buio, quando capita. Perché tutto quello che accade ha un senso. E soltanto in questa certezza possiamo riposare, e affrontare tutto: non con i nervi tesi e la rabbia, ma con la cedevolezza e la disponibilità.
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