Essere più vicino a respirare,
ad avere un respiro fondo, regolare.
Bello alternare lavoro e riposo
e quasi senza accorgersene
tornare a progettare
fare progetti
di nuovo.
Come una vacanza o l’ipotesi di una casa
e gli esami della figlia oppure anche
i compiti della piccola
e il lavoro degli altri che è pur lavoro. Bello
sorridere perché appoggiati
a radici solide
sorridere per un briciolino di luce
uno scherzo di luna
per le radici e per il respiro.
Sentire addosso il tempo che passa
come un rivestimento più saldo
strato su strato
nell’attesa e nel guardarsi
indietro
senza timore
contando i passi del cammino.
E il bello è sempre davanti.
E la dolcezza di casa quando
si sprofonda nell’inverno sarà
sarà ancora maggiore
pioggia alle finestre e tuoni e fuori la consueta
dominante azzurra
mentre dentro casa
dentro
la calda gialla operosa e tranquilla
lieta luminosità
e sì farà freddo e qualcuno
dirà copriti e sarà come una gemma regalata
un segno di affetto come dire
non voglio che ti ammali
mi sei caro mi sei
non posso stare a vederti star male
sarà come una gemma respirata
e un vestito e un maglione pesante
e un sorriso leggero per
uscire aspettando con serena pazienza il rientro.
Sarà questo e sarà un anno azzurrossogiallo e quanti colori vuoi
sarà da piangere e da ridere e arrabbiarsi anche
e dire come, chi, perché
e anche chi me l’ha fatto fare
e correre sotto la pioggia con la borsa e trovare
il traffico
e avere preoccupazioni assortite e cose da
sistemare ma sapere
che vi sono radici profonde
– e siamo grandi e siamo bambini e potremmo
un giorno potremmo chissà
diventar vecchi e rimanere bambini –
e comunque niente più la vita piatta e niente più il niente ma
la vita, quella colorata
faticosa ma saporita
la vita.