Blog di Marco Castellani

Giorno: 31 Agosto 2013

Tutti i fan di Cassini…!

Osservate bene l’immagine qui sotto. Ha una struttura ed una genesi veramente peculiare, ma in un senso non immediatamente evidente. Per capirlo bisogna descriverne un po’ la storia: è una storia spiccatemente collaborativa, che riguarda persone sparse in tutto il globo, per più di quaranta paesi diversi. Come avviene spesso al giorno d’oggi, il veicolo di contatto è stato Internet. L’occasione si è avuta il giorno 19 del mese di luglio, quando la sonda Cassini si è girata indietro, verso Terra, per acquisire una foto – molto da lontano – del suo pianeta di origine. Là dove tutta la sua storia ebbe inizio.

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Un incredibile mosaico della Terra… da vedere da vicino! (Crediti: NASA, JPL-Caltech, Cassini Project, Denizens of Earth)

Ora, bisogna dire che le immagini della Terra prese dallo spazio esterno non sono affatto comuni, anzi sono davvero rare. Per la precisione, abbiamo soltanto due immagini della Terra “vista da fuori”. La prima – e la più lontana – risulta quella acquisita 23 anni fa dalla sonda Voyager 1, alla rispettabile distanza di sei miliardi di chilometri da “casa”: è il famoso pale blu dot, il “puntino blu” diventato famoso perché legato al nome del famoso astronomo e divulgatore Carl Sagan (che ebbe l’idea di far girare la sonda verso Terra per scattare la foto del nostro pianeta). La seconda è quella scattata dalla sonda Cassini nel 2006, da una distanza di circa un miliardo e mezzo di chilometri. A queste appunto si è appena aggiunta quella presa da Cassini in questa occasione.

Come una forma di tributo da parte delle persone sulla Terra, la missione ha montato un gigantesco collage composto da immagini pervenuta via Twitter, Facebook, Flickr, Google+ ed anche con la più tradizionale posta elettronica, disponendo sullo sfondo una immagine del nostro pianeta. Volete sorridere? Provate a guardare il dettaglio delle singole immagini (potrebbe metterci un po’ per caricarsi, dopotutto è un file da 28MB): quante persone che salutano la sonda! Chi potrebbe ancora dire che lo studio del cielo non interessa alla “gente comune” ?

Fonte: APOD del 24 agosto 2013

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NGC 5195, il punto dell’interrogativo

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Image Credit: Hubble Legacy Archive, NASA, ESA – Processing: José Jiménez Priego

Potrebbe ben essere definito “il punto… del punto interrogativo” cosmico, formato appunto dalla galassia NGC 5195 e dalla ben più estesa compagna, la Galassia Vortice M51, già individuato dai disegni di Lord Rosse risalenti al 1845. E’ una galassia nana che copre una estensione di circa ventimila anni luce (le galassie nane – ben più piccole di giganti come la nostra Via Lattea o Andromeda – sono comunque di gran lunga le più abbondanti nell’universo).

Questa bella immagine, ospitata da APOD di oggi, viene dall’Hubble Legace Archive, una splendida vetrina dei “prodotti” del Telescopio Spaziale Hubble, tirati a lucido per l’occasione. Da farci un salto ! 😉

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