A circa quaranta anni luce dalla Terra, esiste un mondo roccioso chiamato “55 Cancri e” che gira assai… pericolosamente vicino alla sua stella madre. Il pianeta completa infatti un’orbita in appena 18 ore, e risulta ben ventisei volte più vicino alla sua stella di quanto sia vicino Mercurio al Sole. Se ci trovassimo noi in una simile situazione, il terreno sotto i nostri piedi avrebbe la “piacevole” temperatura di circa 1760 gradi…!

Fino a pochi mesi fa gli scienziati ritenevano che – viste le condizioni – 55 Cancri e fosse niente altro che una landa desolata, costituita solo di roccia bollente e secca. Insomma, poco attraente anche solo come meta di una gita “fuori porta”…

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Una immagine artistica di 55 Cancri e con la sua stella madre (Crediti: U. Texas, NSF, NASA)

Come in diverse occasioni (scientifiche e non), c’è stata però l’occasione di ripensarci. Il motivo è fornita dai dati provenienti dal telescopio spaziale Spitzer, che suggeriscono come 55 Cancri e potrebbe essere meno asciutto di come immaginato un tempo. In particolare, Spitzer è riuscito nell’intendo di misurare la variazione di luminosità – straordinariamente minima – della luce proveniente dalla stella madre quando il pianeta si trova sulla linea di vista. Come abbiamo visto, 55 Cancri compie un transito ogni poche ore, dunque questo regala diverse occasioni ai ricercatori per metter insieme i dati di cui hanno bisogno per ottenere una stima della grandezza, del volume e della densità del pianeta.

Ebbene, secondo le  stime, 55 Cancri e possiede una massa quasi otto volte quella della Terra, e ha un raggio quasi doppio. Queste proprietà lo pongono a pieno diritto nella categoria degli esopianeti noti come  “super-Terre”, delle quali al presente se ne conoscono qualche dozzina. Tra questi, sono ben pochi a passare davanti alla loro stella (dal nostro punto di osservazione), fatto per il quale 55 Cancri e è comunque uno dei meglio conosciuti.

La cosa forse più interessante è che le informazioni acquisite (concernenti la quantità di luce infrarossa proveniente dal pianeta) sono inoltre compatibili con una teoria (a dire il vero già esistente), che vede 55 Cancri e come un vero e proprio “mondo acquatico”: un nucleo roccioso circondato da strati di acqua in uno stato “supercritico”, dove convive nella forma di liquido e di gas, circondato da uno ulteriore strato di vapore.

Insomma, un’altra evidenza del fatto che i pianeti extrasolari sono capaci di riservarci molte sorprese. Complice l’avanzamento tecnologico, nei prossimi anni avremo certamente modo di stupirci diverse volte. E potremmo finalmente arrivare a capire se la nostra Terra è davvero un ambiente peculiare, e in quale grado. In ogni caso, sarà interessante stare con gli occhi aperti…

NASA Press Release

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