Spitzer Space Telescope-planetary nebula

Nello spirito di Halloween, alcuni ricercatori hanno reso pubblico un tris di spettri stellari catturati in luce infrarossa dal Telescopio Spaziale Spitzer della NASA. Tutte e tre le strutture spettrali, chiamate nebulose planetarie, sono in realtà materiale espulso da stelle oramai alla fine della loro evoluzione.

“Qualcuno potrebbe pensare a delle immagini inquietanti” ha affermato Joseph Hora dell’Harvard Smithsonian Center for Astrophysics, Cambridge, Mass., Principal Investigator del programma di osservazioni Spitzer. “Cerchiamo nelle immagini il significato storico della perdita di massa delle stelle  e per comprendere come si siano evolute nel corso del tempo”.

Tutte le stelle di massa solare terminano la loro evoluzione dopo alcuni miliardi di anni dalla loro formazione, quando l’idrogeno nella regione centrale si esaurisce e la stella perde gli strati più esterni diventando una gigante rossa. Quando la luce ultravioletta proveniente dal nucleo della stella viene ad eccitare gli strati esterni espulsi, i bagliori il materiale risplendono, mostrando le belle forme di luce.

Questi oggetti nelle loro fasi finali, denominati nebulose planetarie, furono chiamate così in modo sbagliato per la loro somiglianza con i pianeti da William Herschel nel 1785. Sono disponibili in una vasta gamma di forme, come illustrato da queste tre immagini nell’infrarosso, ottenute da Spitzer Space Telescope. Il materiale spettrale tenderà ad espandersi nello spazio in poche migliaia di anni prima delle definitiva dissolvenza nel buio dello spazio.

La Nebulosa Cranio Esposto  (Exposed Cranium Nebula)

Alcuni scienziati dello Spitzer Space Telescope hanno denominato questa nebulosa Exposed Cranium, dalla sua forma che ricorda quella del cranio umano. Questo oggetto, che si trova a circa 5000 anni luce di distanza dalla Terra nella costellazione della Vela, ospita una calda massiccia stella nella fase finale della sua evoluzione che sta rapidamente perdendo la sua massa. Le parti interne della nebulosa, che appaiono molli e di colore rosso in questa immagine, sono costituite principalmente da gas ionizzato, mentre il guscio verde esterno è più freddo, composto da molecole di idrogeno.

La Nebulosa Fantasma di Giove 

Il Fantasma di Giove, anche conosciuto come NGC 3242, si trova a circa 1400 anni luce dalla Terra nella costellazione dell’Idra. L’occhio infrarosso di Spitzer mostra l’alone più esterno e più freddo della stella “morente”, qui in rosso. Inoltre, sono evidenti degli anelli concentrici intorno all’oggetto, frutto del materiale che viene buttato fuori periodicamente durante le fasi finali della stella.

La Nebulosa Piccolo Manubrio

Questa nebulosa planetaria, denominata NGC 650 o il Piccolo manubrio, si trova a 2500 anni luce dalla Terra nella Costellazione del Perseo. A differenza delle altre nebulose sferiche, presenta una forma bipolare o di farfalla a causa di una “cintura” o di un disco di materiale spesso, che va dal basso (a sinistra) verso destra. Forti venti portano lontano il materiale dalla stella, sotto e sopra il disco di polvere. Le nuvole verdi e rosse sono composte di molecole di idrogeno incandescente. L’area verde è più calda rispetto a quella rossa.

Fonte JPL-NASA – A Ghostly Trio From NASA’s Spitzer Space Telescope – http://www.jpl.nasa.gov/news/news.php?release=2013-312

Le immagini ad alta risoluzione si trovano sul JPL/NASA: Nebulosa Cranio  (a sinistra): http://www.jpl.nasa.gov/images/spitzer/20131028/B-PMR1.jpg

Fantasma della Nebulosa Giove (al centro): http://www.jpl.nasa.gov/images/spitzer/20131028/C-NGC3242.jpg

Il piccolo manubrio (a destra): http://www.jpl.nasa.gov/images/spitzer/20131028/D-NGC650.jpg

L’immagine è disponibile su: NASA Archive – Death Beckons Three Aging Stars: http://www.jpl.nasa.gov/images/spitzer/20131028/D-NGC650.jpg

Sabrina

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