Decisamente siamo in clima di annunci roboanti. Dopo quello recente sulle onde gravitazionali, ora il sito dell’Osservatorio Spaziale Europeo (ESO) ospita un comunicato capace indubbiamente di destare la curiosità dei più.

A quanto si legge, un team internazionale di astronomi, guidati da Felipe Braga-Ribas (Brasile)ha utilizzato una serie di telescopi posizionati in diverse zone del Sud America, tra le quali il “Danese” da 1.54 metri e il telescopio TRAPPIST (un 60 cm posizionato a La Silla in Cile, interessante acronimo per TRAnsiting Planets and PlanetesImals Small Telescope) per effettuare una sorprendente scoperta nella zona esterna del nostro Sistema Solare. 

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L’osservatorio ESO di La Silla, in Cile (Crediti: ESO website) 

Il comunicato non indulge in particolari: dice solo, in maniera squisitamente sibillina, che il risultato inatteso è destinato a risolvere diverse domande rimaste inevase e ci si aspetta che provochi un forte dibattito. 

L’uso di telescopi ottici e in particolare di TRAPPIST fa pensare a primo acchito, a qualcosa che ha a che vedere con pianeti o comete o corpi minori del Sistema Solare… ma ovviamente qualsiasi ipotesi, vista la penuria di notizie del comunicato, sarebbe davvero azzardata.

Non ci resta che attendere la conferenza stampa che sarà tenuta in Brasile, nella giornata di domani.

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