Davvero l’universo possiede una inesausta capacità di stupirci e meravigliarci: questo potrebbe figurare benissimo in una galleria d’arte, per quanto risulta suggestivo nella sua sensazionale tavolozza di colore.

E poco importa, in fondo, che i colori non siano esattamente quelli reali, perché anzi i finti colori vengono scelti esattamente per valorizzare al meglio le caratteristiche intrinseche dell’immagine. In questo caso ci riescono assai bene!

Dentro la Nebulosa di Orione, meraviglia delle meraviglie…
Crediti immagine: R. Villaverde, Hubble Legacy Archive, NASA

Meraviglioso, non trovate? Stiamo guardando una immagine (apparsa su APOD pochi giorni fa) composita realizzata dal Telescopio Spaziale Hubble, della nebulosa M42, la Nebulosa di Orione, un oggettino posto a circa 1300 anni luce dalla Terra.  

Questa contiene – oltre ad un ammasso aperto assai luminoso noto come Trapezio –  una miriade di zone in cui la formazione di stelle prosegue a ritmo furibondo: sono “località” in cui abbonda l’idrogeno, e l’ambiente è pieno zeppo di stelle belle grandi, giovani e molto calde (a vita breve, però, se confrontate con il nostro Sole!), getti stellari, sistemi planetari in formazione… una località meravigliosa e caotica, sempre inquieta, in cui gas e polveri “scolpiscono” dal vivo delle strutture veramente mirabili, bene evidenziate da immagini come questa.

La Nebulosa si estende per circa 40 anni luce, e si trova nello stesso braccio di spirale della Galassia in cui ci siamo anche noi con il nostro Sole.

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