Blog di Marco Castellani

Da Larnaca (half way trip)

Veloci appunti di metà viaggio, approfittando della connessione wifi. Ecco, Mediterranea è ritornata adesso a Larnaca dopo qualche giorno di navigazione. Siamo approdati proprio oggi pomeriggio, mentre a bordo si terminava la terza lezione del nostro programma di studio del cosmo, una di quelli più impegnativi. Quella sull’evoluzione stellare, concentrata in una giornata appena (benchè già ne avessimo sfiorato vari aspetti lunedì e martedì, nelle lezioni sul Sistema Solare e sull’astronomia multimessenger, per usare una dizione abbastanza in voga oggi).

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Ragionando di astrofisica, si cresce tutti (ragazzi e Tutor…)

Chiaramente, qualcosa va lasciato fuori. Possiamo fare poco più di una introduzione, nel tempo che abbiamo a disposizione. Eppure è tanto, veramente tanto, te ne accorgi facilmente. Perché quello che si stabilisce nel tempo, per quanto limitato, è una cosa preziosa. Lo capisci ancor meglio ora: ora che ci ripensi, ancorato al porto di Larnaca, appollaiato con il portatile sulla barca. Mentre intanto il cielo si fa piano piano più scuro, ma di quel buio che non spaventa, di quell’oscurità che è preludio di un sereno, oppure comunque di una mitigazione dolce di ogni soffrire – perchè fa spuntare loro, le stelle.

Di stelle oggi si è parlato nella terza lezione di Astrofisica su Mediterranea, appunto. E se non è il momento per fare bilanci, dal punto di vista del Tutor (in parole povere, il sottoscritto), è però il momento di cominciare ad essere grato. Grato di condividere una esperienza di questo tipo con dei ragazzi attenti e curiosi, sereni e rispettosi.

Sempre così inizia, comincia che magari un po’ di impaccio e di perplessità ci può anche essere: in fondo i ragazzi non li conosci, non hai idea. Sai solo che sono stati selezionati in base alla bravura e alla motivazione. Ma in fondo, non sai. Eppure fai anche abbastanza in fretta a capire che ti puoi fidare, puoi anche condividere il tuo entusiasmo, puoi inbarcare anche loro, sia pure per pochi preziosi giorni, nell’esperienza affascinante di navigazione dei cieli. 

Puoi, perché loro ti seguono. E a volte – con le loro domande – ti precedono.

Perché alla fine – ormai lo hai ben capito – non puoi fare altro che questo, puoi continuamente passare il testimone, perché persone più giovani di te vengano catturate e rilancino, perché incuriosite da qualcosa che hai detto, si mettano a guardare il cielo, a pensare il cielo, in modo un po’ diverso dal solito, in modo un po’ più consapevole.

E già questo apre una bella partita, per la loro esistenza. E in fondo, ragazzo mio, anche per la tua.

 

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1 Comment

  1. Simone Perotti

    bravo. condivido. ragazzi in gamba, che reagiscono a stimoli diversi. speranza che precede il cinismo. il mio, ad esempio, che a guardare gli adulti a volte dispero. ma in giorni come questi, la loro bella intelligenza, la loro partecipazione, mi aiuta molto, sia a pensare, sia a condurre la barca. Cioè a vivere.

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