Ci siamo. Stavolta ci siamo davvero. Il giorno è arrivato. Oggi la sonda Cassini diventerà parte integrante del pianeta Saturno, dopo anni ed anni passati ad esplorarlo, ad inviarci foto veramente meravigliose del sistema degli anelli, a curiosare tra le sue lune…

E’ il “Gran Finale” per una sonda che è stata assolutamente un successo, in termini scientifici e anche per l’interesse totalmente umano che le splendide immagini che arrivavano a Terra, hanno sempre destato.

Questo non è – non vuole essere – un resoconto impersonale e distaccato di quello che sta avvenendo in queste ore (sicuramente ne potete trovare molti, in rete). E’ innegabilmente, irresistibilmente, un accenno anche emotivo a una missione di scoperta a cui ci siamo affezionati, nel tempo, tanto che il fatto che ora debba concludersi ci lascia un po’ trepidanti, un po’ grati, un po’ anche tristi. Ma è andata così bene che forse meglio non poteva andare, questo dobbiamo dirlo.

Our spacecraft will be part of the planet it studied for so long, così recita il tweet delle 3.06 di stanotte… “la nostra sonda entrerà a far parte del pianeta che ha indagato per così tanto tempo”. Un modo gentile, direi, per dare l’ultimo saluto a Cassini

La sonda è stata lanciata nello scorso millennio (il lontano 1997) e di successi ne ha collezionati veramente molti (e ce ne siamo occupati in diverse occasioni, in questo blog).

E’ interessante seguire questi ultimi momenti dal sito NASA, che ci dà un senso abbastanza palpitante dell’incedere delle cose. Al momento in cui scrivo questo pezzo, ad esempio, mancano poco meno di 3 ore e 45 minuti alla fine missione, e la sonda (risulta dal sito), a circa 116.000 miglia dalla superficie, sta ancora inviando dati ed immagini.

Immagine non processata di Saturno, presa da Cassini nelle sue ultimissime fasi della discesa verso il pianeta (Crediti: NASA)

Questa che vedete è in questo momento la più recente. Notevole anche dal punto di vista della trasparenza scientifica il fatto che le immagini vengano messe immediatamente online e divengano accessibili a tutti, praticamente in tempo reale. 

Ci sarà tempo, senz’altro, più avanti per ragionare a mente fredda, sul grande contributo fornito da Cassini, in tanti anni di lavoro, alla conoscenza del nostro sistema planetario. Adesso però è bello ed intrigante seguire le ultime fasi di discesa di una sonda che è un po’ un pezzo di casa nostra, un simbolo del desiderio umanissimo di conoscere l’universo dentro il quale si trova a vivere, ad esistere.

Ciao Cassini, te lo dico senza retorica: sei stata grande. Da oggi farai parte di Saturno. Da oggi in poi, Saturno avrà qualcosa di nostro. Delle nostre speranze, dei nostri desideri, della nostra progettualità e voglia di conoscere.

E sarà un pianeta (un pochino) diverso.

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