Ha certamente una particolarità, oltre naturalmente alla forma particolarmente elongata: è il primo asteroide interstellare  che abbiamo mai scoperto. Anche se c’è da giurare che presto – grazie ai recenti progressi delle tecnologie osservative – altri corpi simili, fuori dal Sistema Solare, verranno individuati.  Il nome è praticamente  impronunciabile, Oumuamua, e nonostante questo sta catturando in questo periodo l’attenzione di un bel po’ di telescopi a Terra, giustamente desiderosi di scoprire qualcosa di più di questo ospite, che viene da molto lontano.

Un’immagine di fantasia del visitatore interstellare (Crediti: ESO, M. Kornmesser)

L’asteroide – beninteso – è appena di passaggio nel nostro Sistema Solare. Da quanto ora riusciamo a comprendere delle sue caratteristiche, la traiettoria, il colore, la velocità, e la stessa probabilità di essere visto, si armonizzano assai bene con l’ipotesi che si sia formato naturalmente attorno ad una stella del tutto normale, diversi milioni di anni fa.

L’evento che ha cacciato Oumuamua fuori dal suo ambiente, è stato con ogni probabilità, un incontro gravitazionale con un pianeta, per il quale poi è stato espulso dall’orbita che aveva intorno alla sua stella. Così, ora vaga libero per la nostra smisurata Galassia, avendo del tutto smarrito il contatto con casa. 

E l’insieme dei delicati equilibri gravitazionali, ha voluto che si spingesse fino dalle nostre parti. A testimoniare, silenzioso ma imponente, quasi come una nave spaziale di qualche aliena civiltà, come i segni di un nuovo universo stanno premendo sempre di più alle nostre porte. Il cosmo ci viene a trovare, ora a noi mantenere gli occhi aperti: le sorprese non mancheranno di certo.

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