E’ davvero una stupenda galassia a spirale quella che ci appare nella foto presa all’Osservatorio del Paranal, in Cile. NGC 1398 non solo ha dei bracci di spirale molto ben definiti, ma è visibile in essa una ampia “barra” di gas e polvere, che attraversa la zona del nucleo da parte a parte.

La galassia NGC 1398. Crediti: European Southern Observatory

In questa fantastica immagine, la galassia è risolta in un dettaglio veramente stupefacente (consiglio di allargarla a pieno schermo, io ho provato e letteralmente mi ci perdo dentro). NGC 1398 si trova a circa 65 milioni di anni luce da noi, il che vuol dire che la luce che ora vediamo è partita quando sulla Terra stava tramontando l’epoca dei dinosauri.

L’anello che potete scorgere nella zona più centrale, è con ogni probabilità una sorta di onda di formazione stellare in espansione, che potrebbe essere stata causata dall’incontro gravitazionale con un’altra galassia.

E’ noto ormai da tempo come il destino evolutivo delle galassie, anche quelle che ora vediamo apparentemente isolate, appare molto spesso segnato dalle interazioni e dagli incontri, che possono stravolgere assai profondamente fattori come il tasso di formazione di nuove stelle, ed influenzare profondamente la morfologia della galassia stessa.

C’è insomma una rete di connessione che lega tra loro gli oggetti celesti,  ad ogni scala. Una rete che solo adesso iniziamo a comprendere adeguatamente, e della quale è necessario tener conto per comprenderne le loro stesse caratteristiche. Come ci insegna la fisica moderna, del resto, non possiamo più studiare un oggetto “isolandolo” dal contesto, senza falsare profondamente la natura dell’indagine, e le sue conclusioni.

E perfino la bellezza di una galassia, è spesso il frutto dei suoi incontri, delle sue relazioni. E’ la traccia della sua vita, è questa a rifulgere di una simile magnificenza. Qualcosa, forse, su cui riflettere.

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