Esiste un marchio d’infinito dentro ognuno di noi e aderire all’infinito che ci abita dentro è l’esigenza di ogni essere umano. L’uomo vive nelle pseudo sicurezze del mondo finito, si perde nella materia, la vuole dominare, è prigioniero nel mondo delle cose; come diceva Pascal, è posto tra i due abissi dell’infinito e del nulla, fra l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo.
A noi che abbiamo perduto il senso della vita, della lotta, del coraggio e della ricerca, Leopardi insegna a resistere eroicamente “contro le magnifiche sorti e progressive”, insegna a combattere e a portare in profondità la lotta, insegna a rimanere fermi nella visione stretta della siepe, perché solo da lì si può vedere oltre, ritrovare e accogliere l’Infinito.
Avrebbe mai potuto scrivere questa poesia perfetta se non avesse avuto l’infinito dentro? Il poeta è per tutti noi una guida spirituale, la sua poesia, a scuola, ci spinge a rivoluzionare la pratica educativa, diventando abili costruttori della nostra vita, disposti ad accogliere l’infinito.
Questa capacità di visione è fonte feconda e l’Infinito diventa significato di sé e serbatoio di possibilità e risorse davvero infinite.
Esercizi di consapevolezza: il mio bisogno di infinito.
Infinito astratto, concreto
Infinito colorato penetra senza permessi.
Mi pervade.
Lorenzo
Certe volte si ha bisogno di credere in qualcosa che ti dia conforto.
In quel momento entra in gioco lui, l’Infinito.
Vorrei perdermi dentro di lui, toccarlo e abbracciarlo.
Mi sento in pace con lui.
La mia pace è infinita.
Nicholas
Come un raggio di sole, l’infinito soffia nell’oscurità dei miei pensieri.
Fatima
Ho bisogno di infinito, ho voglia di toccarlo, sentirlo, vederlo e annusarlo. Ho bisogno di quella sua particella che mi fa cambiare e mi fa sentire un uomo divino.
Cosmin
Cuore e mente insieme formano un grande e accogliente infinito che mi avvolge,
mi sento il centro del mio infinito, lontana dal mondo, sola con me stessa e sto bene.
Alessia
Il mio infinito mi parla, ha la mia stessa voce.
Facciamo gli stessi movimenti e le stesse smorfie.
Non sono ancora quella magnifica creatura.
Ma lo diventerò e sarò il mio infinito.
Monica
Mirando sovraumani silenzi e profondissima quiete…
Mi calmo e trovo la pace.
Il silenzio cauto del vento
mi culla.
Mi sento protetta, libera e indomabile come l’aria.
Non ho più confini.
Monica
Mi sovvien l’Eterno…
E mi travolge nell’immensità
Ascolto l’infinito silenzio di un colle addormentato,
il suo respiro legato al mio
in questa fragilità.
Mi addormento e mi calmo
Nel riposo dell’eternità.
Marika
Il pensier mio…
Ormai stanco,
Si rannicchia nell’immensità di un tramonto
che mette in pace l’anima,
i pensieri grigi, come se non fossero mai esistiti,
annegano nell’acqua profonda
e il cielo si arrossa.
Davide
Mi sovvien l’Eterno…
Mi avvolge, mi travolge, mi coinvolge e mi porta in un Infinito pacifico e armonioso
io mi sento libero.
Andrea
Mirando sovrumani silenzi e profondissima quiete….
Mi tuffo nel mio oceano infinito, scivolo nell’acqua, sento il vento accarezzare la schiuma delle onde,
Ritrovo il mio respiro
E mi sento bene.
Alessia
Tra questa immensità s’annega il pensier mio…
tra queste infinite colline
tutto è pace,
Il vento soffia e
Il mio cuore è libero.
Aurora
Mirando sovrumani silenzi e profondissima quiete….
Si risveglia il mio cuore, e nel fresco mattino
d’inverno, batte soave.
Mentre un cielo infinito si apre davanti a me.
Valerio
Il tempo si è addormentato nel sole del pomeriggio
sotto fronde di immense querce,
è ricoperto da scricchiolanti foglie secche.
Abbagliata dagli ultimi, candidi raggi di sole, mi perdo nel silenzio infinito.
Aurora
Il tempo si è addormentato nel sole
del pomeriggio
Tutto è immobile nella quiete di un respiro dormiente,
I fili d’erba sono cullati dal fruscio lento di una quercia secolare.
Il sole solitario,
anche lui,
si scioglie
nei freschi profumi e
nei morbidi pensieri
di questo tardo pomeriggio primaverile.
E questa mia costante frenetica agitazione è sopraffatta
Dal desiderio di eternità.
Marika
Il tempo si è addormentato nel sole
del pomeriggio.
Le onde inarcate sono ferme
davanti agli imponenti scogli.
Nel vento ancora riecheggiano
I bianchi profumi e le pacate voci
provenienti dal mare.
Mi sento piena, leggera e serena
non più invasa dall’irruenta fretta.
Sono libera.
Monica
La luna con i suoi occhi
guarda gli infiniti spazi
sui quali regna assieme
al silenzio eterno
che eterno non è.
Tutto si compone,
tutto si spezza;
che siano vite o oggetti
il cielo infinito affligge tutti.
Giacomo
L’infinito mi sovviene
Quando sento la pace calare;
Infinito è ciò che, a guardarlo,
si nasconde dietro ogni cespuglio,
Infinito è la voglia dell’umano
Di vivere questa ardua vita,
lasciando la luna calare,
e su questi campi farla poggiare.
Giacomo
Carla Ribichini insegna materie letterarie nell’I.C. Corradini di Vermicino ed è ideatrice di un progetto innovativo che prende il nome di EDUCAZIONE VISIONARIA. E’ coautrice del libro La scuola visionaria. Un’altra scuola è possibile.
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