Il mondo, in fondo, è come lo si guarda. L’esperienza che abbiamo di questo universo, è fortemente dettata dai nostri stessi sensi, e da come li usiamo. E’ il modo di guardare tutto, che fa la differenza.

Ce lo dice anche un pianeta nano come Plutone. Siamo abituati a pensarlo in tanti modi, più o meno tutti grigi. Non siamo certo abituati a pensarlo… così.

Crediti immagine: NASA/JHUAPL/SwRI

Eppure è lui, è Plutone. Tutto vero. Certo, è un Plutone decisamente psichedelico, potremmo dire. Gli scienziati della sonda New Horizons – alla quale dobbiamo le migliori immagini di questo corpo celeste, da qui sicuramente a moltissimi anni – hanno applicato una tecnica detta di analisi delle componenti principali (una faccenda matematica che, detto di passaggio, usiamo anche noi per lavorare sui dati del satellite Gaia), al fine di generare una mappa di colori capace di porre in risalto, per l’occhio umano, anche i più piccoli particolari, enfatizzando la diversità di ambienti che si trova anche e perfino in questo quasi-pianeta, sicuramente molto più ampia di quanto ci saremmo mai aspettati.

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