E’ giusto, probabilmente, che Anita torni anche qui a parlarci, a presentare brevemente questo libro che la vede protagonista – assieme con la mamma, astronoma di professione – in una serie di sei racconti, parte dei quali sono stati anticipati su questo sito. Ad iniziare da quel primo, La bambina e il quasar, da cui ha avuto origine tutto il progetto.

La copertina del libro è disegnata da Agnese Sampaolo, che frequenta le scuole superiori. I disegni all’interno sono di Ilaria Zof.

Che posso dire? Forse innanzitutto che il libro, reperibile presso IBS (per gli insegnanti, anche con la carta del docente), è un esperimento, un esperimento che è già da tempo in corso in alcune scuole, e che ha portato risultati proprio interessanti, parte dei quali sono raccontati dalla professoressa Carla Ribichini nella sua ottima introduzione al volume, che si può leggere integralmente sul mio blog.

E che scrivere questi racconti è stata un’avventura molto bella, per me.

Mi ha permesso di dare spazio ad una buona parte di scienza, sempre allacciata alla magia del racconto. Sperimentare questi due ingredienti insieme, cercare di dosare in modo accorto per fare una miscela apprezzabile e spero anche saporita, è stata una meravigliosa avventura. E’ stato provare a lasciar parlare tutto di me, a mettere insieme le mie inclinazioni, a farle reagire in modo amichevole.

L’avventura di Anita alla scoperta del cielo è anche l’avventura di un astronomo alla continua scoperta di sé stesso. E di un modo di comunicare, lavorato, cesellato (nella misura del possibile) perché arrivi con una modalità semplice e digeribile, ma senza mai banalizzare.

C’è la scienza, anche moderna, aggiornata: c’è per esempio un racconto sulla sonda Gaia, che abbiamo spesso trattato anche qui, certo in un contesto meno letterario, ma spero sempre interessante. C’è la scienza, certamente. Ma sempre con l’idea e la voglia che sia amica e raccontabile. Perché questi due livelli, scienza e racconto, si parlano (certo non solo qui) e parlandosi, si arricchiscono a vicenda.

Anita e le stelle nasce dunque da una esigenza, da tempo portata avanti in queste pagine, che è quella di parlare di una scienza leggera e amica, una scienza che trasporta le informazioni di un nuovo universo morbido. Quello che ormai solo, può trovare spazio e corrispondenza, nel cuore della donna, dell’uomo di oggi. Racconti per i più piccoli, certo, ma soprattutto, per quella parte piccola che custodiamo dentro di noi.

Quella che non si stanca mai di stupirsi di tutto. Come Anita, proprio.

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