Era il sette di maggio, proprio una settimana fa, e la Luna era appena sorta, poco dopo il tramonto del Sole. Ed è stata proprio una luna in fiore (in inglese, Flower moon): così si chiama infatti la luna di maggio secondo le tribù degli algonchini, l’insieme di tribù dei nativi americani più numerosi esistenti tuttora.

E’ stata peraltro l’ultima in una serie di quattro superlune, come si dice di solito. A proposito, questo termine, che avrete sicuramente incontrato vari volte sui media, è stato creato dall’astrologo Richard Nolle nel 1979, e si riferisce sia ad una Luna piena (o anche nuova) che capiti entro il 90% dalla posizione del perigeo lunare, il punto di l’avvicinamento maggiore alla Terra del nostro satellite. In particolare, poi, questa luna piena si è verificata ad una distanza temporale di appena 32 ore dal momento effettivo dell’attraversamento del perigeo.

Per questa stupenda immagine il sito APOD ricorre all’opera e alla passione di un fotografo del nostro paese, Tiziano Boldrini. I campi allagati e la chiesa in rovina, che donano un tocco di magica suggestione a questa immagine, si trovano infatti nella zona di Casaleggio Novara, nel Piemonte.

Loading