Era il sette di maggio, proprio una settimana fa, e la Luna era appena sorta, poco dopo il tramonto del Sole. Ed è stata proprio una luna in fiore (in inglese, Flower moon): così si chiama infatti la luna di maggio secondo le tribù degli algonchini, l’insieme di tribù dei nativi americani più numerosi esistenti tuttora.

E’ stata peraltro l’ultima in una serie di quattro superlune, come si dice di solito. A proposito, questo termine, che avrete sicuramente incontrato vari volte sui media, è stato creato dall’astrologo Richard Nolle nel 1979, e si riferisce sia ad una Luna piena (o anche nuova) che capiti entro il 90% dalla posizione del perigeo lunare, il punto di l’avvicinamento maggiore alla Terra del nostro satellite. In particolare, poi, questa luna piena si è verificata ad una distanza temporale di appena 32 ore dal momento effettivo dell’attraversamento del perigeo.

Per questa stupenda immagine il sito APOD ricorre all’opera e alla passione di un fotografo del nostro paese, Tiziano Boldrini. I campi allagati e la chiesa in rovina, che donano un tocco di magica suggestione a questa immagine, si trovano infatti nella zona di Casaleggio Novara, nel Piemonte.

Così ne parla Tiziano, da me contattato proprio per questo articolo:

“…da molto tempo sono appassionato di astronomia e di tutto ciò che riguarda il cielo. Ho iniziato leggendo riviste specializzate. Il secondo passo è stato esplorare la volta celeste con un telescopio per osservare: la Luna, i pianeti, ma anche comete e gli oggetti del cielo profondo. Da un anno a questa parte mi sono dedicato alla fotografia notturna con particolare attenzione per la Luna, abbinata a inquadrature del paesaggio. Serve molta pazienza, studio delle caratteristiche del posto, posizionamenti che vanno definiti ogni volta man mano, perché il sorgere della Luna cambia sempre orario e posizione durante tutto l’anno. Dopo tanti scatti è arrivato il premio più ambito. Convincere la NASA a pubblicare una mia foto come Astronomy Picture Of the Day! Ogni giorno la Nasa pubblica una sola foto del giorno, scelta tra decine di migliaia che arrivano da tutto il mondo è non sono molti gli italiani ad aver raggiunto questo traguardo. Quello che mi rende particolarmente orgoglioso è il fatto di essere riuscito a raggiungere questo obiettivo con un paesaggio semplice come è quello delle nostre campagne. Non ci sono monumenti famosi o luoghi di per sé così belli da rendere tutto un po’ più facile. Così per un giorno il borgo di Casaleggio è diventato con questo mio scatto, la copertina del sito della Nasa.”

Facciamoci caso, la semplice presenza del nostro unico satellite naturale, è senz’altro continua fonte di meraviglia, per noi che la osserviamo da quaggiù (per non parlare di quelli che ci sono andati). Cos’è la Luna, infatti, se non l’avamposto più concreto e pressante che segna l’incombenza, presso di noi, dell’Universo stesso, con tutti i suoi misteri. E’ la soglia di un viaggio che promette d’essere praticamente infinito. Adesso la luna, un domani Marte, poi chissà…

Tiziano Boldrini, all’opera!

E’ la testimonianza convincente di come un altro modo di intendere e pensare sia sempre ad un passo da noi, e ci provochi assiduamente. Magari di giorno non ce ne accorgiamo, presi nei nostri pensieri molto razionali e terrestri, come si diceva l’altra volta, molto terra terra. Però di notte questa luce lunare viene comunque a trovarci e di parla di qualcosa d’altro, di una possibilità di investire il reale di una luce diversa: una luce sempre nuova e diversa, una luce appunto, lunare.

L’universo sconfinato e pieno di mistero, del quale da tanti anni ci occupiamo in queste sede, inizia proprio da lì. La Luna è l’evidenza di un universo altro da quello che pensiamo sotto la luce solare, di quello che crediamo di noi stessi e degli altri, del mondo. Quando la luce della Luna ci inonda, siamo già un po’ in un ambito più cosmico, più ampio e arioso, ed anche carico di mistero.

Un mistero catturato benissimo da un italiano appassionato di cielo, che sposa un paesaggio semplice delle nostre campagne, un paesaggio che ci parla di ambienti, luci, rapporti profondamente nostri, ad una Luna veramente cosmica.

Con un risultato, come vediamo, di indubbia fascinazione.

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