Vorrei essere misurato con gli auguri di Natale. Del resto, chi se li ricorda più appena due giorni dopo? E rimanere in ambito astronomico, anche. Ecco che allora il tema specifico me lo suggerisce questa foto storica, appena ripubblicata da NASA.

La Terra sorge sull’orizzonte lunare, dall’Apollo 8 (Crediti: NASA)

Quello che è associato al Natale – qualsiasi cosa crediamo di credere – è senz’altro una nascita, un senso di ricominciamento, un soffio di nuove prospettive. Questo ci accomuna, sull’intero pianeta: mai come oggi abbiamo bisogno di nuove prospettive. Per la stanchezza di vivere in emergenza sanitaria, certo. Ma no solo.

Questa immagine della Terra che “sorge” sul panorama lunare, è stata acquisita dall’equipaggio dell’Apollo 8 in orbita attorno alla Luna. Bill Anders (l’autore della foto), Frank Borman, e Jim Lovell sono stati i primi uomini in assoluto a circumnavigare il nostro satellite, ottenendo questo interessante spunto di nuova prospettiva.

Possiamo augurarci questo, che un imprevisto renda la nostra vita più interessante. Siamo in un universo in perpetuo ed accelerato cambiamento, e in fondo è appena questo che ci è domandato, smettere di opporci e di puntare i piedi, lasciarci anche noi fluire nel cambiamento, tornare morbidi alla sorpresa. Aperti a quel che accade, meno serrati nella convinzione che la soddisfazione possa arrivare nel modo che ci siamo detti noi.

Una Terra che sorge è speranza per ognuno di noi, di sorgere di nuovo, respirare in nuovi orizzonti. Vuol dire nascita, scrivevo in un racconto per Natale, tempo fa. Lasciamo pure la parte già vista della festa, estinguersi in pochi giorni, poche ore, con i suoi panettoni e le sue canzoncine, il suo buonismo grossolano e sterile. Invece, scommettiamo ancora sul fatto che questo universo ci possa ancora sorprendere, incantare. Possa ritornare interessante, nella nostra ricerca di senso. Di tutto questo, auguri!

Loading