Da piccolo ero un collezionista, avevo alcuni album a cui tenevo molto. Ricordo che le procedure di sistemazione e ordine occupavano parecchio tempo. Ci voleva attenzione certosina, a non rovinare i bordi. E c’era il famoso catalogo Bolaffi, di insindacabile autorità, per le quotazioni di scambio dei francobolli (di questo si tratta). Cose forse di un’altra epoca: ormai la posta è per definizione elettronica e quella ordinaria è limitata perlopiù a pacchi e pacchetti.

Questo però non ferma la NASA dal proporre una collezione mirabilmente ispirata al nostro Sole, ed in particolare ai fantastici risultati del Solar Dynamic Observatory, a cui tanto dobbiamo per la conoscenza dettagliata della nostra stella.

La scienza di SDO finisce sui francobolli. Crediti: NASA/SDO/USPS

Tutto sommato è bello che le immagini di una missione attuale, di grande rilevanza, trovino posto anche in piccoli francobolli. Devo dire che non ricordo nemmeno un francobollo a tema scientifico, tra i miei di allora. Altri tempi. Forse un altro piccolo segno di come la scienza stia entrando sempre di più nella nostra vita quotidiana. Non solo in forma di ricaduta tecnologica, ma (cosa assai più esaltante) come possibilità di stupore per le cose del mondo fisico.

Belle, appunto, da collezione.

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