Giova ricordarlo ora: ben prima di Perseverance, c’era Curiosity a percorrere infaticabilmente gli aridi panorami di Marte, in cerca di notizie e informazioni d’interesse per noi a Terra. Da agosto del 2012 il rover continua ad inviarci preziosi dati dal pianeta rosso, tanto che ha ormai superato i tremila giorni marziani di operazione.

Panorama a 360° di un giorno marziano. Credit: NASA/JPL-Caltech – ProcessingElisabetta Bonora & Marco Faccin / aliveuniverse.today

Questa è una bella panoramica a 360° ottenuta da un mosaico di ben 149 immagini acquisite dallo strumento Mastcam che si trova sulla “schiena” di Curiosity. Tutte le immagini sono state prese nel giorno marziano 3048, contati appunto dall’arrivo sul pianeta. In particolare, ci sono 23 scatti delle formazioni nuvolose nel cielo marziano, che appaiono anche a prima vista piuttosto differenti da quanto siamo abituati a vedere nel nostro cielo. Sullo sfondo, troneggiano imperturbabili le formazioni montuose di Mont Mercou e Mount Sharp, che alcuni conoscono proprio grazie all’infaticabile opera di indagine di Curiosity.

Se ci penso, mi meraviglio ancora, di questo rover che da migliaia di giorni vive e lavora in un ambiente così desolato ed inospitale, ponendo la sua insaziabile curiosità al nostro servizio. Forse è proprio la curiosità il primo motore dell’indagine, di ogni indagine. Ciò a cui più facilmente si lega l’entusiasmo, la voglia di capire, di vedere cose nuove, aprirsi a nuovi panorami. Assaggiare la meravigliosa varietà di questo universo. Dopo potrà venire la perseveranza: certo viene, già arriva, è arrivata. Ma senza una base di curiosità ed entusiasmo, anche un po’ ingenua, tutto il resto sarebbe ostinazione.

Quando invece può essere semplicemente questo, la scoperta inesausta di una bellezza possibile. Qualcosa per cui vale la pena spendere tempo e soldi. Qualcosa che ci fa essere più vivi, qui sulla Terra.

Loading