Più c’è materia “normale” più appare addensata la materia oscura, tanto che diviene ogni tanto lecito dubitare che quest’ultima possa esistere di per sé, e magari distribuirsi nello spazio in un modo tutto suo.

La galassia “diffusa” NGC 1052-DF2
Crediti: NASA, ESA, and P. van Dokkum (Yale University)

Per questo che galassie come NGC 1052-DF2 ci fanno un gran piacere. Perché ci aiutano ad uscire dal mondo “comodo” di pensare, e ci inducono a capire che c’è di più, c’è qualcosa che sfida ancora oggi, la nostra immaginazione. C’è un bisogno di comprendere davvero che sfonda ogni facile categorizzazione, che ci induce a cercare ancora.

Nel novembre del 2019, questa immagine di Hubble sconvolse abbastanza gli astronomi. Benché la materia oscura, si ritiene, costituisca circa l’85% della materia globale (non poco, per qualcosa che essenzialmente non si conosce), qui non se ne trova praticamente per niente. E per quanto appaia paradossale dirlo, proprio questo conferma che sia reale. Esatto, proprio il non trovarla (ad alcuni potrebbe ricordare il ben noto “mi si nota di più se…” di morettiana memoria).

Se a volte non si trova, difatti, vuol dire che non segue semplicemente la distribuzione della materia ordinaria, appunto. E questo sfida anche la nostra modalità di comprensione di come si sono formate ed evolute le galassie. Quel che credevamo di sapere, in pratica.

NGC 1052-DF2 è particolare anche per un altro motivo. Che ci puoi guardare dentro (letteralmente). La densità è molto bassa, si chiama per questo galassia ultra diffusa. Insomma, ce ne è abbastanza per spronare gli astronomi a cercare altre galassie tipo questa. Per capire finalmente cosa diavolo possa essere questa materia oscura, e come evolvono le galassie, perché alcune sembrano belle piene di questa elusiva forma di materia, ed altre pare ne possano fare tranquillamente a meno.

La ricerca continua. Noi, continuiamo a stupirci.

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