Enorme e bellissima la galassia a spirale M 101. Uno degli ultimi record nel catalogo di Charles Messier, celebre lista di 110 oggetti celesti, pubblicata nel lontano 1774. Davvero imponente: con la sua larghezza di circa 170.000 anni luce, è grande circa il doppio della nostra Galassia (che pure non scherza). Nota anche come la Galassia Girandola, M 101 si trova ai bordi della costellazione dell’Orsa Maggiore, circa 25 milioni di anni luce da noi.

La meravigliosa galassia Messier 101. Crediti: NASAESACFHTNOAO

M 101 è stata anche oggetto delle osservazioni di Lord Rosse nel secolo diciannovesimo, con il suo celebre Leviatano di Parsonstown, all’epoca il telescopio più grande del mondo. Venendo più vicini ai nostri tempi, l’immagine che adesso ammirate è stata ottenuta componendo ben 51 esposizioni acquisite dal Telescopio Spaziale Hubble a cavallo tra il ventesimo ed il ventunesimo secolo, con l’aggiunta di altri dati provenienti da strumentazione a terra. Copre una ampiezza di circa 40.000 anni luce intorno alla regione centrale della galassia, per un ritratto di galassia tra i più precisi mai ottenuti.

I particolari qui sono assolutamente sbalorditivi, tanto che oltre la galassia si possono scorgere – ad una osservazione attenta – molte galassie più lontane sullo sfondo.

Immagini come questa riconducono in modo prepotente al tema della bellezza nella scienza. L’occhio ammira questa configurazione cosmica e ne raccoglie la bellezza, la scienza la studia e ne indaga il funzionamento, le dinamiche. Per l’uomo nuovo, che non è prigioniero di separazioni di comodo, tutto si compone in un quadro armonico, senza contraddizione. Diceva Platone che la bellezza è lo splendore del vero, pertanto se la scienza è vera, deve occuparsi principalmente di una cosa.

Esatto: di ciò che è bello, appunto.

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