Il rover Curiosity della NASA continua a fare il suo lavoro paziente e meticoloso. Curiosity è arrivato sulla superficie del pianeta rosso ad agosto del 2012, per una missione prevista di 669 giorni marziani (in gergo, chiamati sol), ma al momento di scrivere tali giorni sono diventati ben 3315 e proseguono pure (per tenerne conto c’è una pagina apposta).
Dunque una missione che ha superato abbondantemente le prudenti stime iniziali di durata, che continua a fornirci utilissimi dati e sorprendenti immagini di un pianeta che stiamo cominciando a conoscere davvero.

Questa immagine in bianco e nero (ma se preferite, i ragazzi della NASA ci hanno anche aggiunto i colori), acquisita un paio di settimane fa, riesce a mostrarci una grande quantità di dettagli, perché in realtà è una combinazione di due foto prese a momenti diversi del giorno, in modo da sfruttare al massimo la diversa illuminazione e mettere “in luce” il massimo di quel che si può.
Un panorama che, oso dirlo, iniziamo a considerare amico, che iniziamo a guardare con familiarità: un giorno non lontano – azzardo – lo vedremo brulicante di donne ed uomini intenti ai più diversi incarichi, di studio ed esplorazione. La colonizzazione di Marte è infatti ritenuta da molti esperti un passo essenziale nel nostro progressivo prendere confidenza con l’Universo nel quale viviamo.
Per ora abitiamo tutti su un unico pianeta, delicato e fragile. E proprio adesso, in questi tempi così sfidanti, possiamo approfittare per comprendere che proiettarci in avanti (quando abiteremo su Marte, quando terminerà l’emergenza sanitaria…) certo va bene, ma è soprattutto importante addestrarci a vivere il presente.
Con la palpitante ed ostinata speranza di scoprire che tesori – tutto soffrendo e sopportando – ci può ancora rivelare.
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2012
Grazie Roberto.
Corretto adesso 😉