Bello far parte della giuria del Concorso Rodari, perché si è esposti alla fantasia di tante ragazze e ragazzi che, per una volta, si liberano dagli obblighi scolastici più consueti e si permettono di inventare storie, di percorrere l’universo esattamente con le loro storie (che vanno più lontano di qualsiasi astronave e qualsiasi sonda, e non inquinano).

E poi le storie sono tutto. Considero un privilegio far parte del Gruppo Storie di INAF, perché lavoriamo con i mattoncini stessi dell’universo, con le narrazioni di cui è intrisa la materia. Niente si dà senza narrazione. Forse una Storia grande regge tutte le altre, c’è chi lo pensa. Comunque, è una fitta intelaiatura di storie che rende tutto sempre e di nuovo vivibile, percorribile. L’universo è fatto di storie, ce lo dicevamo già nello svolgimento della prima edizione del concorso.

Ganni Rodari (1920-1980), un grande inventore di storie.

Gianni Rodari poi di storie ne ha create tante, ed è proprio bello che per l’occasione i ragazzi ne possano inventare ancora altre. Le storie sono sempre generative, sono delle proposte per la fantasia, si mettono volentieri in relazione: una chiama l’altra.

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