Davvero maestosi questi archi di plasma che la sonda SOHO sorprende sul Sole nel 1999. L’immagine specifica mostra come il plasma evade dalla fitta rete di campi magnetici organizzandosi in un gigantesco arco che si innalza per centinaia di migliaia di chilometri dalla superficie della nostra stella.

Un Sole “effervescente” nella immagine della sonda SOHO
Crediti: NASAESASOHO-EIT Consortium

Al di là dell’aspetto estetico, conviene monitorare questi eventi con una certa attenzione: essi infatti sono capaci di influenzare comunicazioni e sistemi elettronici a Terra, nonostante la distanza di più di cento milioni di chilometri che ci separa dalla stella intorno alla quale orbitiamo (che ha un funzionamento ed una storia, tra l’altro, molto belli da raccontare).

Verso la fine del 2020 il Sole ha oltrepassato la sua fase di minima attività del suo ciclo di undici anni e coerentemente con questo, ora ci mostra segni di una attività di superficie che si fa via via più effervescente.

L’universo sopra di noi è in continua mutazione e per rendercene conto (contrastando il… pensiero fisso di un universo fisso), per appropriarci davvero di questa idea che possiede una carica rivoluzionaria ancora – a mio avviso – largamente non sfruttata, non c’è forse nulla di meglio che porre mente al campo di eventi che è la superficie solare.

La quale appunto è tutto, tranne che inerte.

Loading


Scopri di più da Stardust

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli via e-mail.