A cosa assomigliavano i primi quasar? Quelli più vicini, sappiamo che coinvolgono buchi neri di grande massa al centro di galassie attive. Gas e polveri che cadono dentro il quasar rifulgono, di uno splendore tale che a volte l’intera galassia che ospita questo spettacolo passa in secondo piano.

Però i quasar che si sono formati nei primi miliardi di anni dell’universo sono ben più misteriosi, ancora. Tutti da capire.

Così potrebbe sembrare un “antico quasar”. Un testimone prezioso dell’infanzia del cosmo…
Crediti & LicenzaESOM. Kornmesser

Questa è una ricostruzione artistica, basata sui dati che abbiamo, di come potrebbe essere stato un quasar nell’universo ancora bambino. Centrato su un buco nero di grande massa, circondato da strati di gas e da un disco di accrescimento, caratterizzato da un forte fascio di emissione, perpendicolare al suo piano di rotazione.

I quasar sono tra gli oggetti più distanti che riusciamo ad indagare: sono loro che danno all’umanità informazioni uniche riguardo come era l’universo molti miliardi di anni fa. I quasar più antichi di tutti si trovano (o si trovavano?) ad un valore di redshift (lo spostamento verso il rosso dello spettro, dal quale ricaviamo la distanza) che arriva intorno ad otto. Nel quadro del Big Bang, questo vuol dire che all’epoca l’universo avrebbe avuto appena 700 milioni di anni. Considerando che il nostro Sole ne ha già più di quattro (e se la passa ancora bene), capirete quant’era giovane allora, il nostro Cosmo.

Avere informazioni da così indietro, così lontano, ci conforta ragionevolmente sul fatto che stiamo pian piano mettendo a posto vari tassellini di questo grande mosaico, che è l’Universo che abitiamo. Senza pretendere di “sapere” una volta per tutte, ma imparando qualcosa ogni giorno, il tragitto di scoperta ritorna bello, per tutti. E questa nuova scienza, ha ancora molto da dirci. Come metodo, innanzitutto.

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