E’ un respiro fiorito, più fondo e
delicato che adesso sfiora
tutta questa mia inutile
umanissima paura,

la sminuzza in pezzetti piccoli e
inizia a dissolverne
pazientemente
le trame perverse,

cauto, dolcemente disinnesca
i circuiti malati.

E la ricarica, la ricama di
quieta bellezza, di
questa sconosciuta
composta armonia.

Non calpesta, non
calpesta nulla questa più
morbida primavera ma

dolcemente protegge e senza
niente altro che un atto di amore

(cioè di attesa) nella ripresa
al fondo del respiro,

suggerisce

quel cammino diverso alla
mia libertà.

Da "Imparare a guarire" (Di Felice Edizioni, 2018)
Foto: Parco Regionale Urbano di Aguzzano, Roma
In foto è visibile il cane Poncho 

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