La missione Artemis I è stata, lo sappiamo, un pieno successo, ed è probabilmente destinata a rappresentare un punto chiaro di svolta, ad aprire magari simbolicamente (che poi di fatto è già in atto) la nuova corsa verso la Luna.

Soddisfatto per la missione compiuta!
Crediti immagine: NASA/Isaac Watson

Qualcosa che coinvolge, come ben sappiamo, sia gli enti spaziali di diverse nazioni, come pure varie imprese commerciali. Artemis I non aveva equipaggio umano, essendo dedicata a verificare l’affidabilità dello Space Launch System, sistema di lancio orbitale progettato dalla NASA e derivato da quello dello Space Shuttle. Tuttavia a bordo era presente Snoopy, l’indicatore a zero gravità che nella foto indossa un bellissimo sorriso, appena dopo essere stato “spacchettato” dal suo trasportino spaziale, il giorno 5 gennaio di quest’anno.

Gli indicatori a zero gravità forniscono una comoda indicazione visiva – iniziando a fluttuare, appunto – di quando una sonda spaziale ha raggiunto lo stato di microgravità. Dal sorriso di Snoopy si può dedurre che la missione appena conclusa è stata di suo pieno gradimento. A differenza di altri animali, sacrificati nella corsa verso lo spazio, Snoopy ha compiuto una missione di andata e ritorno e come vediamo appare pienamente in salute nel suo rientro a Terra.

Sarebbe bello poter dire che dai tempi della cagnetta Laika la consapevolezza umana è cambiata in meglio, se non che il fatto di avere ancora un pianeta funestato dalle guerre non induce troppo ottimismo in tal senso.

Eppure il sorriso di Snoopy ci parla di qualcosa, al di là dei nostri limiti e delle convenienze più o meno spicciole. E che ci dice un cielo infinito di stelle è comunque lì ad attenderci e ad insegnarci quel che di bello un’avventura di amore e passione può sempre riservarci. Perché smettere di sognare non ci avvicinerà alla pace, tutt’altro. Teniamolo sempre a mente.

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