Per capire cosa si nasconde dietro gli stranissimi crateri di Iperione, niente di meglio che andare a vedere. L’ha fatto per noi alcuni anni fa la sonda Cassini che orbitava intorno a Saturno. Con l’occasione ha preso alcune immagini ad un livello di dettaglio assolutamente straordinario.

Iperione, la più bizzarra tra le lune di Saturno.
Crediti: NASAESAJPLSSICassini Imaging Team

Siamo davanti ad un mondo di crateri e soprattutto una superficie stranissima, davvero simile ad una spugna. Iperione ha un diametro di cerca 250 chilometri ed è strano perfino nella rotazione, che è caotica, ovvero il suo asse di rotazione si sposta in modo imprevedibile nel tempo. In realtà è l’unico corpo del Sistema Solare, a quanto ne sappiamo, che mostri una rotazione caotica. Inoltre possiede una densità così bassa che si ritiene molto probabile che ospiti al suo interno un sistema incredibilmente vasto di caverne.

Un mondo così non l’abbiamo trovato da nessun altra parte. C’è qualcosa da notare, ed è nel senso della varietà. Più indaghiamo l’universo, più i nostri sensi (aiutati dalla tecnologia) si acuiscono, più i panorami che riceviamo sono nel segno di una straordinaria diversità: esistono innumerevoli mondi – perché anche una piccola luna è un mondo a sé – e quello che ci viene detto è che non ci sono scorciatoie, non ci sono linee di pensiero che unifichino d’un tratto tutto quanto, comprendendolo in una frase semplice. Tipo, le lune di Saturno son fatte così. Eh no. Questo universo aborre le generalizzazioni. Non te la cavi a buon mercato, devi perdere tempo e impiegare la volontà ordinata, devi andare a vedere. La mente vorrebbe organizzare ed incasellare senza troppa fatica, ma Iperione con il suo moto apparentemente casuale ci sfida.

C’è molto più in cielo e terra di quanto sognino le nostre filosofie spicciole, per rifarsi a Shakespeare. Si fa scienza per questo.

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