Mi dico, forse sta avvenendo tutto troppo velocemente. Intendo, la conquista dello spazio, l’esplorazione degli ambienti planetari, l’odierna nuova corsa alla Luna. Troppo in fretta perché scivoli dalla nostra testa al nostro sistema circolatorio, perché veramente se ne possa fare esperienza, perché divenga tutto davvero concreto. Per millenni lo spazio e quanto contiene, è rimasto completamente irraggiungibile, e nell’arco di pochi decenni questa situazione è drasticamente mutata.

“Rover in meditazione su Marte” di Davide Calandrini – @davidecalandrini 


Solo per l’esplorazione del pianeta Marte, le sonde inviate sono ormai varie dozzine. Ci sono panorami di Marte – la cui distanza media da Terra è superiore ai 250 milioni di chilometri, insomma non proprio dietro l’angolo – che possiamo ammirare con un grado di dettaglio ormai superiore a quello delle foto che possiamo portiare a casa dalle gite fuori porta della domenica, quelle con amici e parenti. Ciò che per secoli e secoli è stato oggetto di immaginazione e speculazione, ora improvvisamente è reale… [Continua a leggere sul portale EduINAF]

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