La stella brillante che si mette in mostra nella parte sinistra della foto è ben dentro la Galassia. Ma dietro, a ben altra distanza, si staglia la maestosa galassia UGC 2885, una galassia a spirale veramente gigante, distante circa 232 milioni di anni luce.

La gigantesca galassia UGC 2885
Crediti: NASAESA, B. Holwerda (University of Louisville)

Si estende per circa ottocentomila anni luce, ben altra cosa rispetto alla Via Lattea, già grande, che ha un diametro di circa centomila anni luce. Possiede circa un milione di milioni di stelle, dieci volte la popolazione stellare della Via Lattea.

L’immagine del Telescopio Spaziale Hubble serve agli scienziati per cercare di comprendere prima di tutto… come caspita fanno alcune galassie a crescere fino a dimensioni realmente enormi.

UGB 2885 (che vista l’indiscutibile rilevanza meriterebbe probabilmente un nome più amichevole) è una tappa di An Interesting Voyager che è la autobiografia di Vera Rubin (1928–2016), famosa proprio per gli studi pionieristici sulla rotazione delle galassie a spirale, che hanno aiutato a dimostrare in modo convincente la presenza di materia oscura nel nostro universo. Riporto il sommario, in italiano:

La mia vita è stata un viaggio interessante. Diventai una astronoma perché non potevo immaginare di vivere sulla Terra e non capire come funziona l’universo. Nel 1965 se eri fortunato ed interessato nell’usare i telescopi, potevi entrare in un laboratorio di ricerca che costruiva strumenti capaci di ridurre i tempi di esposizione anche di un fattore 10, e fare scoperte formidabili. Le donne in genere avevano bisogno di più fortuna e perseveranza di quanto servisse agli uomini. Aiutava molto avere parenti e un marito che fornissero incoraggiamento ed aiuto.

Lavoriamo dunque per un nuovo mondo, un nuovo universo, nel quale le donne possano farcela, non tanto da sole (che brutto!) ma sempre in compagnia e però senza fatiche addizionali da sopportare.

Loading


Scopri di più da Stardust

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli via e-mail.