Veramente maestosa, si dispiega su scala veramente cosmica. Lei, M100, è una galassia a spirale che si trova a circa 55 milioni di anni luce da noi.

Lei, la vastissima galassia M100
Crediti: NASAESAHubble; Processing: Judy Schmidt

Comprende oltre 100 miliardi di stelle, con una struttura a spirale molto ben definita che è particolarmente simile a quella della Via Lattea, a quanto sappiamo. Dunque è come ci vedessimo da lontano lontano, per un selfie che probabilmente, da questa distanza non potremo mai scattarci. La galassia, nota anche come NGC 4321 è uno degli afferenti più luminosi dell’ammasso di galassie della Vergine, il più ricco insieme di galassie tra quelli vicini al nostro, il Gruppo Locale.

Questa immagine presa da Hubble gioca con i colori accentuando gli ammassi stellari in blu e mettendo in evidenza gli elaborati arazzi di gas e polvere che sono una caratteristica peculiare di queste galassie, veri maestosi gioielli celesti.

Osservatela attentamente, prendetevi qualche secondo. Cercate di figurarvi le distanze inverosimili (per la nostra misura) che sono in gioco, l’ampiezza di ciò che state guardando. Più di centomila anni luce di diametro. Se teniamo presente che noi siamo distanti dal nostro Sole appena pochi minuti luce, si capisce bene che differenza di scala!

Ed è appena una galassia, ma ce ne sono moltissime là fuori. L’universo è realmente enorme. Perché enorme? Uno spreco di spazio, a volte sento dire. Non sono d’accordo. Si può parlare di spreco solo in una economia di mercato, dove le risorse sono limitate. L’economia della creazione del mondo – davvero, grazie al cielo! – è qualcosa di più, è molto di più. Forse tanto di più, per insegnarci ad aprire la mente a criteri più ampi delle piccole logiche commerciali che troppo spesso inquinano la mente.

Perché guardando M100, senza pensieri, la mente si ripulisce.

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