Brillante, decisamente blu, supergigante nelle dimensioni. La stella Rigel fa bella mostra di sé nella Nebulosa di Orione, in questa immagine. Nella classifica delle stelle più brillanti nel cielo notturno, si trova saldamente al numero sette.
Il colore blu di Rigel indica che è molto calda, anche più calda della rivale Betelgeuse, per quanto entrambe le stelle supergiganti siano abbastanza grandi per finire i loro giorni in supernova, disperdendo – come vedevamo proprio ieri – gli strati esterni nello spazio ma probabilmente lasciando al centro un nuovo buco nero, formato dal collasso della materia più interna, su sé stessa.
Rigel si trova a 860 anni luce da Terra, molto più calda del sole, larga circa 74 volte il raggio solare (come se il Sole arrivasse all’orbita di Mercurio, in pratica). In realtà è parte di un sistema multiplo, anche se le stelle compagne sono tanto più deboli, da risultare praticamente invisibili.
Stelle così grandi vivono la loro vita in modo avventuroso, bruciando il loro carburante (idrogeno ed elio, all’inizio) così tumultuosamente da vivere appena pochi milioni di anni: le stelle più piccole, intrinsecamente più giudiziose, durano anche diversi miliardi di anni, pur disponendo di assai meno benzina.
Caratteri molto diversi, certo: ma all’universo servono entrambi. Tutto è necessario e preciso affinché si sviluppi quella sinfonia cosmica che circonda il nostro piccolo pianeta: tuffato in un viaggio pazzesco attraverso un cosmo di meraviglie.
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