Assimilabile ad una nave che solchi gli sconfinati mari cosmici, la stella in fuga Alpha Camelopardis ha prodotto questo aggraziato complesso di onde. La stella in questione è decisamente massiva, inoltre si muove ad oltre 60 chilometri al secondo (niente male eh? A questa velocità farei il tragitto casa-osservatorio in mezzo secondo), comprimendo il materiale interstellare al suo (celere) passaggio.

Al centro dell’immagine, il “camelopardo” in fuga
Crediti: André Vilhena

Alpha Cam è una trentina di volte più massiva del Sole, cinque volte più calda (arriviamo ai 30.000 gradi Kelvin alla superficie) e circa mezzo milione di volte più luminosa (facendo due conti, capite bene dunque che le stelle più grandi, nonostante la massa, vivono assai di meno di quelle piccole).

A circa quattromila anni luce da noi, l’oggetto produce fortissimi venti stellari. Tanto che l’onda d’urto precede di circa dieci anni luce la stella medesima!

Ci potremmo chiedere, ma cosa spinge questa stella nella sua folle corsa? I ricercatori hanno pensato a lungo che Alpha Cam sia scacciata via da un vicino ammasso di stella giovani, o forse da una esplosione di supernova di una stella compagna, anche lei molto massiva. Quel che è certo è che la stella corre, corre parecchio. In un universo che, ormai lo sappiamo bene, è tutto tranne che statico.

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