La galassia lenticolare NGC 5283: è senz’altro lei la protagonista di questa bella immagine presa dal Telescopio Spaziale Hubble. NGC 5283 è una galassia che contiene al suo centro un nucleo galattico attivo (in breve AGN, da Active Galactic Nuclei), ovvero una regione estremamente compatta e luminosa, dove risiede sornione (ma non troppo) un buco nero di grande massa.

La galassia NGC 5283
Crediti: NASA, ESA, A. Barth, M. Revalski; Processing: Gladys Kober

Prima di cadere inesorabilmente preda del buco nero, la materia al suo intorno si riscalda terribilmente e diventa molto luminosa, così da giustificare la grande luce che vediamo provenire da questi oggetti, un tempo decisamente misteriosi.

La storia insegna infatti che fu solo nel 1963 (anno a cui sono particolarmente affezionato, per ragioni… anagrafiche!), attraverso la rilevazione dello spostamento verso il rosso del quasar 3C 273 (detto familiarmente Treccì dalla nostra Anita), che si iniziò a chiarire il quadro teorico.

Difatti, la distanza così ottenuta implicava che l’oggetto fosse chiaramente extragalattico, e fatti i conti con la radiazione che arrivava a Terra da tale distanza, il suo nucleo doveva essere cento volte più luminoso di ogni altra radio galassia mai identificata.

Da lì a comprendere che non potevano essere appena stelle, le responsabili di tale radiazione, fino ad arrivare al buco nero supermassivo, il passo fu relativamente breve. E il modello di nucleo galattico attivo fu così compiutamente elaborato, un modello (mi correggano in caso gli esperti del settore) sostanzialmente valido ancora oggi.

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