Questa bella immagine fornita dal Telescopio Spaziale Hubble ci mostra un sistema di galassie interagenti noto come AM 1214-255.

Il sistema di galassie AM 1214-255
Crediti: NASA, ESA, A. Barth, and J. Dalcanton; Processing: Gladys Kober

Queste contengono al loro interno un nucleo galattico attivo, che è una regione straordinariamente luminosa della galassia stessa. Ed è così tanto luminosa perché ospita al suo interno – proprio nel cuore della galassia – un buco nero di grande massa, attorno al quale spiraleggia furiosamente la materia generando una enorme quantità di energia e luce.

Queste galassie in stretta interazione sono state osservate dal Telescopio Spaziale Hubble come parte di una survey generale sui nuclei galattici attivi, con l’intento di compilare un database riguardo quelli più vicini (relativamente parlando, s’intende), come utile risorsa per gli studiosi della loro fisica, dei buchi neri, delle strutture galattiche che li ospitano, e molto altro.

Si è infatti da tempo compreso come le galassie siano entità vive, in un certo senso: la loro evoluzione è complessa e comprende interazioni con le vicine, eventi di fusione, di cattura e via dicendo. E ovviamente, un ruolo fondamentale nel governare il loro destino spetta al buco nero supermassivo che appunto, si è accucciato al centro di molte di esse (inclusa la nostra).

Siamo dunque al fatto che ciò che non si vede (il buco nero) influenza sensibilmente ciò che vediamo (le stelle della galassia). Con buona pace di coloro che devono vedere per credere, possiamo dire che l’invisibile non solo esiste, ma risulta determinante.

Nel cosmo fisico e quasi certamente, in quello interiore.

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