Spesso ce lo chiediamo, come andrà a finire? Domanda legittima in diverse circostanze: quando magari non intravediamo lo sviluppo di qualcosa che ci sta a cuore, quando vorremmo soltanto correre in avanti, quasi scavallando il tempo, nell’ansia incontenibile di sapere. Che poi le cose hanno un loro svolgimento, spesso si definiscono proprio nel tempo, così che non sempre è realmente produttiva questa fuga dal presente.
Tutto questo è – se possibile – ancora più vero anche quando intendiamo la domanda nel più ampio senso possibile, cioè riferendola al cosmo. Come andrà a finire il tutto? Che ne sarà, nel tempo, di questo nostro universo fisico? La ragione calcolante vuole risposte precise, pretende dati quantitativi, a volte ignorando che le risposte vengono solo passando attraverso delle fasi, impregnandosi con ciò di cui si sta trattando. Insomma, non è detto che la domanda sia sempre e comunque ben posta, anche se la curiosità è comprensibile e legittima.
Di tutto questo discorro con Gabriele Broglia, sempre sotto la attenta ed affettuosa guida tecnica e regista di Emanuele Giampà, nella sesta puntata della serie di Darsi Spazio, puntata che rappresenta anche la chiusura di stagione (e mai titolo potrebbe dunque essere più appropriato) per questo primo ciclo di conversazioni.
L’episodio si apre con una citazione di Federico Faggin (un post dal suo account X) ed una di Marco Guzzi (dal suo volume Dalla fine all’inizio) che ci aiutano ad imboccare (credo) il giusto sentiero, per arrivare poi a discutere delle varie (interessantissime) teorie della fine del cosmo, per come le possiamo delirare alla luce delle conoscenze attuali.
Questo primo ciclo (le cui motivazioni sono delineate in un post di gennaio), realizzato grazie al movimento culturale Darsi Pace che voglio sentitamente ringraziare, si è dunque articolato in sei puntate, sei conversazioni che hanno trattato temi – da noi scelti con particolare cura – che più possono legare l’indagine astronomica alle le domande ed anche alle inquietudini che abbiamo, come abitanti del pianeta Terra nel XXI secolo. I riscontri, in termine di numero di visualizzazioni e di commenti, sono stati più che buoni, sicuramente ci incoraggiano a continuare. Su questo valuteremo, serenamente: comunque, posso dire che già siamo al lavoro su alcuni possibili argomenti per una successiva stagione.
Ecco dunque l’accesso diretto a tutti i video che abbiamo realizzato per questa prima stagione:
- Verso il cosmo
- La danza di 100 miliardi di stelle
- Buchi neri e buchi bianchi
- L’immenso paradiso
- C’è vita nell’universo?
- Come andrà a finire?
Ricordo che la pagina Darsi Spazio raccoglie anche alcuni contributi scritti ed interviste, che aiutano a comprendere il senso del progetto stesso. Faccio presente, infine, che le varie puntate sono tutte vive, proprio per come sono state concepite. Ci sono, per ogni puntata, già diverse conversazioni ben avviate nei commenti YouTube, che incoraggio senz’altro a proseguire, come pure ad aprirne delle nuove. È bello parlare dei vari temi, poiché sono tutti argomenti aperti, che abbiamo avviato sempre con l’intento di una prima umile esplorazione, che non precludesse mai ulteriori sviluppi.
In questo universo in espansione accelerata, non c’è niente di chiuso: c’è dunque da solo prendere fiato e lanciarci in questa avventura conoscitiva (ed insieme, di liberazione), che davvero non ha fine. Darsi Spazio è tutto questo e speriamo possa crescere ancora, in stretto contatto con chi ci ascolta e con le domande che ognuno di noi porta nel suo cosmo interiore, così intimamente legato al cosmo fisico, a quel cielo stellato che per ogni donna e ogni uomo su questo pianeta, rappresenta una fonte perenne da cui attingere purissima meraviglia.
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