Cominciò così, per noi. Lo installammo nel nostro IBM con ben 10 MB di hard disk, e a quel tempo la cosa più bella da vedere era in effetti l’orologio, che potevi ridimensionare, e continuava addirittura a segnare i secondi anche quando non in focus…. Multitasking visuale. A quell’epoca, una cosa strabiliante.
Mi piaceva anche colorare le barre di Windows con quelle combinazioni a “pattern”, che erano in realtà opzioni di colori per ovviare alle limitate capacità grafiche del tempo. Se le sceglievi con attenzione, potevano venire fuori dei pattern a diamante che erano decisamente i miei preferiti.
Per chi programmava, poi, le 5 righe di hello world in C per DOS diventarono subito un centinaio con l’hello world per Windows. La maniera di interagire con quel multitasking era veramente complicata, e si basava sulla mutua implementazione della logica che lo permetteva tra Windows e le varie applicazioni. Oggi è interamente gestita da OS, è l’applicazione non deve aggiungere nessuna linea di codice per permettere il multitasking.
Per ovviare alla limitazione dei colori delle barre, si ricorreva ad una strategia di opportuni pattern, che mischiavano più colori insieme.
La scheda grafica era una VGA, 16 colori. Un deciso upgrade rispetto alla precedente CGA, che vantava appena quattro colori (l’odioso magenta, ciano, giallo e … verde, mi pare).
https://www.xda-developers.com/40-years-ago-microsoft-debuted-windows/