Blog di Marco Castellani

Categoria: amore

Amore che muove…


Amore e gioia – Love and joy
Inserito originariamente da gigilivorno

Se ami, sei più te stesso, la tua personalità è esaltata. Quanto ho sbagliato pensando l’amore come cosa per i piu’ giovani. Ora capisco che e’ una attitudine, una scelta, qualcosa di necessario ad ogni eta’.

La società moderna, nel suo aspetto di deriva verso lo scientismo e razionalismo, ritiene (senza teorizzarlo esplicitamente) che la logica e il ragionamento possano sostituire l’amore e l’affezione, perlomeno nell’età più adulta. In questo coltivando forse una illusione di autonomia e autodeterminazione per l’individuo, intendendo in ultima analisi “libertà” con “assenza di legami”. Però così diventa instabile, tentando di negare un motore potente dell’agire umano. Come una macchina che lavorasse senz’oli: non scorre bene, pulita. Tanto è vero che, quasi per una sorta di contrappasso, esalta incondizionatamente, come in un impeto nostalgico, la parte insintuale e più giovanile dell’amore, pure importantissima, ma così portata per così dire da questa stessa esaltazione “fuori quadro”.

A mio modo di vedere, la società attuale fatica a comprendere che ogni uomo, in ogni istante, ha bisogno di amore e può dare amore, in una rosa di possibili modalità che vanno ben oltre la sfera sessuale (senza per questo, negarla o svilirla, o peggio operare una sorta di rimozione psicologica).

L’amore vero tocca ogni corda dell’essere umano, lo risana. Per dirla tutta, ho l’impressione che la rimozione della trascendenza come fattore di impatto “reale” nella vita quotidiana, tentata dalla società moderna (e anche questa, quasi mai teorizzata esplicitamente), svilisca l’importanza stessa dell’amore, nella vita dell’uomo.

Mi pare di avvertire che la possibilità dell’amore dell’uomo per l’altro essere umano, si ripari e abbia come una sponda nella relazione di amore per un Altro, con la maiuscola (“Senza che Cristo sia presenza ora – ora! – io non posso amarmi ora e non posso amare te ora”, diceva Luigi Giussani). Abbiamo forse perso la cognizione che sempre, in ogni condizione di angoscia o solitudine, si è oggetto di amore, e si può corrispondere all’amore.

“L’amor che move il sole e l’altre stelle” (Dante)

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Dell’amore, il riverbero…

Immaginare tutto l’amore che c’è
intorno

Percepirne a volte il riverbero,
come una nostalgia d’infanzia.

Ti penso vestita di una tunica leggera
camminare a piedi nudi su un parquet
di legno scuro

Il tuo corpo che stampa
una forma buona nello spazio

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Ventiquattro anni (e spesso non li dimostra)

Bello volersi bene nei tempi secchi, mi dicevo ieri, e stamattina venendo al lavoro. Volersi bene anche quando la tua sposa non ha il tempo o la forza di farti un sorriso, perchè ha lavorato e poi è stata dietro a tutti i compiti arretrati dei bambini (e quando ne hai quattro, che devono tornare a scuola, non è certo uno scherzo). Anche quando ti ha risposto un pò duramente, oppure sei tu che hai detto una cosa a sproposito o nel tempo sbagliato? Poi in pratica vicino nel letto ti chiede scusa col piede, facendo una carezza al tuo piede lì accanto; ti chiede senza dover chiedere a parole.

Bello capirsi con piccoli gesti. Sapere che ti vuole bene, immaginarsi proprio un flusso – quasi un flusso fisico – di amore continuo tra lei e te. Scoprire ogni volta che sei nei suoi pensieri, che conta su di te. Svelarlo magari in una piccola domanda che ti fa, in maniera apparentemente casuale; una domanda magari su un argomento che sa che ti piace, e sapere che te la fa per un modo nascosto di chiedere il tuo appoggio, la tua partecipazione…

Nei tempi secchi (come mi piace chiamarli), quando non c’e’ modo o spazio per una carezza o tempo per parlare piano o farci gli occhi dolci, è ancora più bello. A volte non lo capisco e mi innervosisco, mi riempio di nervetti e gesti – a proporito – davvero secchetti secchetti; oggi però mi esaltavo pensandoci in macchina. Ci amiamo da ventiquattro anni; ventiquattro!! Pensare di essere felici perchè ami una persona, ma la ami da ventiquattro anni; ma essere felici oggi ……. Mica ci si riesce sempre, mica sempre è facile. Per me è anche una conquista, l’amore nei tempi secchi 🙂

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L’ innamoramento, e l’amore nel tempo…

L’amore che dura nel tempo, che attraversa il tempo è… una continua ricerca. Uno studio, una applicazione. Non per uno sforzo in se stesso, magari di “bontà”. Gli sforzi in questo senso forse non sempre durano tanto a lungo, o comunque stancano, alla fine. Ma un ricercar per lasciar venire a galla la bellezza, la profondità, di un rapporto d’amore che dura nel tempo. Ho capito che il fatto che ci voglia applicazione, impegno, a volte molta pazienza (verso se e verso l’altro) non contraddice il fatto che sia autenticamente bello. Che si debba educarsi per comprenderlo, nello scorrere del tempo, neppure.

Prendiamo il caso di un’opera d’arte. Di un quadro, o meglio, di una musica. A volte uno sente una musica e gli piace subito moltissimo. Altre volte però la musica è complessa, articolata. Intarsia della parti trascinanti e leggere con delle altre apparentemente più complesse, dove non sembra trovarsi il motivo trainante, la sequenza di accordi semplice ad effetto, la ritmica accattivante. Invece, trovi una serie di motivi che si susseguono e si intrecciano, che devi comprendere per goderne a pieno… trovi delle pause, dei pianissimo, che se non sei educato al silenzio e all’attesa, rischi di scambiare per delle parti noiose, poco interessanti. Se accetti di imparare, di apprendere giorno per giorno, momento per momento, la tua percezione delle cose può venire arricchita, puoi comprendere più e meglio, puoi apprezzare delle profondità che nemmeno intuivi.

Il tutto nel senso di un cammino. Sento che mi fa bene, riflettere e tornare a riflettere su questi punti, perchè mi pare che il sentire comune e la pubblicità in cui siamo immersi, enfatizzino senza posa la fase luminosa e indubbiamente attraente dell’innamoramento, del trasporto dei sensi. Questo va bene, senz’altro, se non ci si dimentica che l’innamoramento non deve necessariamente finire, ma trasformarsi ed approfondirsi. E qui si apre il territorio del tutto “ininteressante” per i media, ma interessante moltissimo per la donna e l’uomo, che vivono un rapporto d’amore che si dispiega nel tempo, negli anni, che ogni giorno rinnovano implicitamente la promessa con la quale si sono accostati l’un l’altro, e proseguono il cammino.

Credo che vi siano profondità che rischiano di rimanere insondate, se uno non apprezza e cerca di sintonizzarsi sui tratti specifici di questo cammino, se lo confonde con la fase di innamoramento, magari, e cerca di decifrare una realtà assai interessante, con gli strumenti sbagliati….

Oppure sogna e spera di rimanere legato alla fase dell’innamoramento, forse per la paura inconscia di incamminarsi in una fase nuova, particolare, che mette in gioco le sue capacità di costruzione, di attenzione, di premura… non è semplice, mi accorgo spesso di ricadere nel pensiero semplice e piatto e non articolato del pretendere di rientrare nella prima fase, nell’innamoramento puro e semplice. Lo ammetto: per gran parte del tempo,è proprio il caso mio! Ma quando mi capita, quando mi è dato, di apprezzare il cammino, di vederlo, valutarne la portata, l’innesto nei giorni, nella vita… sento un senso attraente di pace, di serenità. Le cose tornarno a posto, mi riconcilio con il mondo. Capisco e intuisco di nuovo, la bellezza leggera (a volte nascosta) del camminare, insieme.

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