Categoria: linux
Legger libri, senza carta
I libri “di carta” sono belli, ma tendono ad occupare spazio…. |
Linux a casa? Forse è il caso…
Ubuntu è a buon diritto tra le più interessanti distribuzioni linux.. |
- Ubuntu su Android
- Ubuntu TV
- Ubuntu su tablet
Il problema è il software
Ce la farà Google Play ad offrire una esperienza d’uso completa e coerente per app, film, libri e musica? |
Infatti il problema è il software. E’ chiaro, no? Siate onesti: quante volte avete anche voi lo avete pensato? La mattina, lavandovi i denti davanti allo specchio, pettinandovi, prendendo la giacca (attenzione, non scordate le chiavi della macchina, sono lì sul tavolino all’ingresso) ? Il problema è il software, esatto.
In effetti… c’è un però. Azzardo. L’approccio degli sviluppatori per Android deve ancora maturare: non si può sviluppare per un device da 10” come se fosse un 4” allargato. Altrimenti lo spazio non si usa bene, viene sprecato. Su questo devo dar credito ad Apple. Le applicazioni per iOS – anche quelle cosiddette universali, che funzionano su iPhone e iPad (e iPod touch) – sono di norma ottimizzate egregiamente per trarre il massimo vantaggio dello spazio disponibile (e quasi sempre, anche dell’orientazione del device).
- DayOne. Colpa sua se ho ripreso gusto a scrivere un diario privato. Colpa sua se mi piace rileggere cosa ho scritto il giorno prima, o la settimana prima o ancora più indietro. E capire meglio il senso di cosa succede e cosa faccio, o lascio succedere quando ci riesco.
- MomoNote. Eccellente sistema di etichette, ogni volta che c’è una cosa che mi voglio ricordare la butto dentro. Citazioni, parti di email, brani di libri. Mi servono tanto i buoni spunti, per attraversare le giornate. Qui li ripesco al volo, quando voglio.
- iA Writer. Ti fa riscoprire il piacere di scrivere. Sopratutto ti fa riscoprire l’attraente semplicità di buttare giù parole. Elegante e minimalista. Io lo trovo ottimo soprattutto per scrivere poesie (in questo si sta candidando a sostituire Google Docs, che era perfetto nell’era informatica precedente, quella che si viveva usando solo il computer). Certo scrivere con lo smartphone non è ideale, ma ho la sensazione che per appuntare qualcosa da rivedere in un secondo tempo, può andar bene.
- Google Reader & Feedly. Non dimentichiamoci i feed.
- Gmail (posso fare senza?)
- Facebook (quasi come sopra)
- Twitter (quasi come sopra)
- Foursquare (forse inutile, ma divertente)
- Kindle app e un lettore di libri in formato epub
- Waze per le info sul traffico (occhio a non cercare di usarlo mentre si guida però!)
- Edge. Quanto mi piace questo giochino elegante e tranquillo…. 😉
- …. (to be continued) …
Per ora, comunque, aspetto con una certa curiosità l’arrivo di Android Ice Cream Sandwitch sul mio Sony-Ericsson Xperia Ray, in modo da poter fare le mie valutazioni. E con pari curiosità, sto a guardare le recentissime mosse di Google per creare un ecosistema finalmente completo e coerente, avviate con l’apertura di Google Play.
Se penso che in anni passati mi appassionava la sfida linux vs. Windows, oggi guardo alla contesa iOS vs. Android con lo stesso identico interesse. Sono cambiati i tempi, le possibilità offerte dalla tecnologia, o sono cambiato io? O entrambe le cose?
Quanto serve un iPad?
Vi sono in commercio diversi supporti per iPad, ma questo è sicuramente il più originale 🙂 |
Ora ti vengo a spiegare perché non mi piace l’iPad.
Ma l’iPad, ma non sai quello che ci sta dentro! Non puoi vederlo. Invece, guarda, ho preso il Samsung Galaxy (mi pare, ndA), ho scaricato un file manager e l’ho istallato, ed ecco fatto. Vedo i files, le cartelle.
Il “famigerato” Folio 100 di Toshiba |
Dire che l’Ipad non serve a nulla, è un travisamento della realtà (inutile, nel miglior caso) come dire che è una cosa indispensabile. Scagliarsi contro l’impostazione chiusa dei sistemi operativi di Apple è assolutamente inutile ed (anche) irritante, tanto come magnificare oltremisura gli apparecchi della “mela”.
Ubuntu per Android
Piaccia o no, questo lo chiamerei “avere una visione”. Per questo mi piace Ubuntu, rispetto a tutte le altre distribuzioni linux, al di là dei pregi e difetti del desktop.
Per particolari il passaggio obbligato è il sito di Ubuntu, da dove è presa questa immagine.
Linux a casa? Non è il caso…
Il comodo sistema di “lenti” di Ubuntu (alla Mac OS X) (Crediti: Ubuntu website) |
Intendiamoci, linux è fantastico perché è libero, è configurabile senza limiti (e questo a volte è però anche un… limite), può essere istallato quasi dappertutto (non provate con il gatto di casa, però). Gira sui server di Google, dunque possiamo dire con buona approssimazione che Internet si basa su di esso, in larga parte. Vi sono tonnellate di smartphone Android in circolazione. Ovvero dispositivi che fanno girare una versione appositamente modificata del kernel linux.
Se devo parlare delle mia esperienza di questi anni, nell’ambito della comunità scientifica (che mi è particolarmente familiare per il mio lavoro di astronomo) posso dire di aver visto intorno a me una descrescita netta delle macchine e dei portatili con linux, non una crescita. Windows, soprattutto con Vista, era stato un fiasco. Non ho visto molti ricercatori che lo usassero. Anzi.
Questo nonostante molte cose. Linux (luogo comune forse, ma con un fondo di verità) ha sofferto della amplissima frammentazione; gli sforzi si sono allargati in una miriade di distribuzioni, spesso – diciamolo – diverse in minima parte (o costruite una sull’altra con variazioni non sempre di grande impatto). Poche con idee veramente innovative.
Ma gli anni passati a discutere della imminente vittoria di linux sul desktop mi sembrano, appunto, passati.
Quale lettore di ebook scegliere?
Che ne dite, non leggeremo più così… tra un pò di anni? |