Blog di Marco Castellani

Tag: Centaurus A

Un universo effervescente

Si trova “appena” ad undici milioni di anni luce dal pianeta Terra, il suo nome in codice è NGC 5128 ma è più nota con il nome di Centaurus A. E’ una galassia di forma ellittica che si estende nello spazio per ben sessantamila anni luce. Questa immagine presa dal Telescopio Spaziale Hubble ci mostra un “particolare” largo circa 8500 anni luce, più che sufficiente per mostrarci la maestosità di questa galassia.

La parte centrale di Centaurus A
Crediti: NASAESAHubble Heritage (STScIAURA)-ESA/Hubble Collaboration

La storia di Centaurus A è la testimonianza di un Universo che non si ferma, che non ammette soluzioni “stazionarie”, che è in sommovimento perenne. Stiamo infatti osservando il risultato di una collisione tra due galassie “normali” che incontrandosi, hanno generato questo ambiente “spumeggiante” e composito, costituito da regioni di forte formazione stellare, ammassi stellari massicci, ed ancora gas e polvere cosmica, in grandissima quantità.

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Uno sguardo fresco a Centaurus A

ChandraCen

Crediti: X-ray, NASA/CXC/U.Birmingham/M.Burke et al.

Era partito da poche settimane appena. Eravamo nel 1999. E già Chandra puntava i suoi strumenti su Centaurus A. Questa galassia, ad una distanza di dodici milioni di anni luce dalla Terra, mostra una caratteristiche davvero impressionante:  un enorme getto di materia che fuoriesce, verosimilmente, da un gigantesco buco nero centrale.

Il primo amore non si scorda mai, è ben noto. E questo vale anche per Chandra. Difatti, da allora, diverse volte la sonda ha rivolto la sua attenzione su questa galassia così peculiare . Ogni volta raccogliendo altri dati.

Nel complesso, una mole rilevante di informazioni, accumulate tra gli anni 1999 e 2012. Nel frattempo che Chandra accumulava dati, anche a Terra non stavano con le mani in mano: nuove tecniche di elaborazione di immagini permettono oggi agli astronomi di (ri)utilizzare al meglio i dati già acquisiti.

Ottenendo così l’immagine che potete ammirare qui sopra. Essa fornisce davvero una nuova opportunità di guardare un oggetto antico: insomma, quasi come gettare uno sguardo fresco e rinnovato su un vecchio amico…

Nell’immagine, la radiazione X di bassa energia è in rosso, quella di media energia è in verde, e quella più energetica in blu. Chandra infatti lavora in banda X, e per mostrare le meraviglie che osserva, dobbiamo ricorrere per forza alla tecnica dei falsi colori. 

Va detto, comunque, che la nuova tecnica di elaborazione delle immagini non produce solo risultati gradevoli per l’occhi, ma sommamente interessanti per la scienza: di fatto, nuovi lavori stanno già raggiungendo le riviste scientifiche di settore, ottenuti tramite l’analisi accurata delle immagini appena prodotte. 

 Maggiori dettagli sul Photo Album di Chandra.

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