Wislawa Szymborska (1923-2012) è stata una poetessa e saggista polacca insignita del Premio Nobel per la Letteratura nel 1996. Splendida la sua capacità di intrecciare l’ordinario con l’universale, il quotidiano con il cosmico. La sua poesia si distingue per l’ironia, la curiosità e un senso di meraviglia che abbraccia tanto il mondo umano quanto quello cosmico. Ed è proprio questo che mi interessa, adesso. Per questo, ne scrivo.

Nelle poesie della Szymborska – per le quali mi appoggio alla traduzione di Pietro Marchesani, dal bel volume che tutte le raccoglie, La gioia di scrivere – le stelle e il cosmo non sono mai semplicemente scenari lontani e inaccessibili. Al contrario, esse diventano metafore potenti per esplorare la condizione umana, il mistero dell’esistenza e – come stiamo per vedere – il nostro stesso ruolo nell’universo… [Continua a leggere sul portale Edu INAF]