C’è qualcosa che spesso non convince negli spot di Apple, almeno secondo me. Voglio dire, tecnicamente sono fatti molto bene, sono fatti da gente che li sa realizzare. Su questo, nulla da dire.
Ma se ragiono sul messaggio che mi vogliono mandare, spesso trovo un disallineamento dalla realtà, uno sfasamento sottile, mi imbatto in qualcosa che insomma non mi torna. Oggi, come nel recente passato.
Prendiamo quello che sta girando abbastanza in televisione, in questi caldi giorni estivi (quello che trovo in rete, per la verità, è una versione un po’ diversa da quello che ho visto più volte in televisione, ma il concetto è lo stesso).
Riprendo le parole del sito iphoneitalia, nell’articolo che descrive lo spot
Nel video, telecamere di sicurezza sono rappresentate come fastidiosi uccelli e pipistrelli che sorvolano gli utenti mentre navigano sul web, simboleggiando i tracker dei siti. La maggior parte dello spot si concentra su utenti non iPhone, ma verso la fine, un utente iPhone apre Safari e tutte le inquietanti telecamere esplodono in aria, sottolineando la sicurezza del browser Apple.
Quando arrivò il browser Chrome, ricordo, ebbi la sensazione come di una cattiva mossa: mi chiedevo come mai Google avesse deciso di investire in un browser quando ce ne erano già di ottimi in circolazione, a partire da Firefox. Ora Chrome compie dieci anni e in dieci anni il web è cambiato moltissimo, sono successe tante cose.
Ed io sto scrivendo questo post dentro Chrome.
Scegliere un browser è poi una cosa abbastanza personale, dunque non si possono dare regole o indicazioni di validità generale. E’ questione di gusti, dopotutto.
A parte qualche cosa, qualche cosa infatti si può dire. La piattaforma, per esempio. Mi piacciono quei browser che si trovano per tutte le piattaforme, quello sì. Firefox, Chrome vanno bene, Safari un po’ meno, Edge come Safari. Anche se Edge ha già messo il naso fuori da Windows, ancora non lo trovo per macOS, per esempio. Ho bisogno di usare la stessa cosa in ambienti diversi, mi aiuta a farmi sentire a casa. Continua la mia storia, la storia che viene tracciata dai siti che visito, con i quali interagisco, dove sono già autenticato. Momenti informatici che lasciano una scia nelle mia giornata. Quando apro il browser devo essere riconosciuto, non avvertire un ambiente freddo, asettico, ma un ambiente che mi conosce, che è sagomato, ormai, intorno alle mie abitudini.
E’ una cosa psicologica, se volete. Ma fa la differenza, più di tanti fattori tecnici, più della esasperante corsa alla velocità di caricamento dei siti o della performance dell’ultimo motore Javascript. E’ l’uomo, più che la tecnica, insomma.
Chrome, nella nuova incarnazione, mi sembra particolarmente elegante, bello da vedere. Firefox ha tantissimi pregi, ma non riesco a farmi piacere l’interfaccia. Alla fine questo è meno secondario di quanto si pensi.
Chrome, come si diceva, mi offre la sincronizzazione della mia vita online attraverso tutti i vari dispositivi, a patto di essersi fatti riconoscere dal sistema. Accetto volentieri, perché ne comprendo la necessità. Potrei farlo con Firefox, ma dovrei attivare un meccanismo di sincronizzazione ulteriore, mentre in Google sono praticamente sempre loggato, dunque non mi costa nulla di più.
Chrome ha poi questa cosa comodissima dell’essere intrinsecamente multiutente, puoi aprire varie istanze nello stesso momento, e vedi come si vede il mondo da punti diversi dell’universo Google (utenti diversi) oppure da ospite. Di grande ausilio quando magari si scrive per un blog e si ha voglia di vedere rapidamente come appare l’universo se non sei connesso a questo o quel servizio. Tipo, un ospite piò commentare? Questo materiale appare a tutti o solo a chi è autenticato? Niente di più facile che lanciare una finestra ospite su Chrome e verificare di persona.
Da che punto guardi il mondo tutto dipende, diceva una canzone di qualche tempo fa. E’ bello abituarsi a comprendere come si può vedere il mondo da angoli diversi, e come non appare mai lo stesso. E’ bello ed educativo, dunque, anche rendersi familiari con questa varietà informatica.
Soprattutto in tempi di omologazione, di parole d’ordine e di chiusure di confini (mentali, materiali), di diffidenza programmatica, di linguaggio ristretto e urticante, ritengo che mantenere invece un approccio aperto e multiutente (perché non esisto solo io) sia ben più che una strategia virtuosa (più o meno vincente sotto l’aspetto commerciale), ma sia veramente un passo necessario.
Con piacere noto che è finalmente in arrivo la versione di Scribfire per il browser Chrome (è appena stata rilasciata la alpha). Scribfire è secondo me uno degli add-on più interessanti per chi voglia inviare messaggi sui propri blog, usando semplicemente il proprio browser. Personalmente lo sto usando da molto tempo attraverso Firefox: ad esempio, da diverso tempo tutti i miei post su GruppoLocale.it vengono redatti con tale eccellente software.
Delle eccellenti doti di snellezza e velocità di Chrome (e naturalmente di Chromium, il suo corrispettivo Open Source) abbiamo già parlato diverse volte in questa sede. Il divario tra le estensioni di Firefox e quelle disponibili per Chrome è certamente ancora elevato e a vantaggio della Volpe di Fuoco, ma ho la sensazione che le cose stiano rapidamente cambiando. Chi scrive, dopo anni e anni di Firefox, da un pò ha mutato le sue abitudini e eletto Chrome come browser predefinito, sia su Ubuntu che su Mac OS (i suoi due ambienti preferiti). Firefox, bisogna dirlo, è super accessoriato, ha moltissimi altri meriti, ma è sensibilmente più pesante.
Questo post è il primo che scrivo con la versione alpha di Scribfire per Chrome. Mi sembra giusto (ed anche… squisitamente ricorsivo) che venga dedicato proprio a Scribifire. Software che, su Firefox o Chrome, vi inviterei a provare (certo per Chrome ricordatevi che è appunto ancora in fase alpha, ovvero molto preliminare), se siete affezionati alla scrittura su blog, sistematica o occasionale che possa essere…
Ora, se leggete il post, vuol dire che comunque sta funzionando.. 😉
Non so se è una cosa ben nota agli appassionati di Ubuntu, io me ne sono accorto appena adesso: la pagina di default di Firefox nella prossima Ubuntu, la 10.04 (che risulta già essere online), include un box di ricerca che si appoggia non più a Google. Il suo posto viene invece preso da un box di ricerca di Yahoo!
Ecco qui le schermata che si trova nella versione attuale di Ubuntu:
La schermata attuale di default sotto Ubuntu 9.10
Per quella prossima, basta cambiare l’indirizzo da
Aggiornamento: ho trovato il post che parla del cambio della pagina di ricerca di default, sulla lista degli sviluppatori Ubuntu. E’ bastata in effetti una rapida ricerca: Google is (still) my friend.. 😉
Google Chrome, non c’è che dire, mi alletta decisamente: in termini di velocità alla partenza e al rendering delle pagine, al momento non mi sembra possa avere competitori. Ora poi che stanno entrando in funzione anche le estensioni (almeno per Windows e Linux, per il Mac aspettiamo ancora…), diventa un serio pretendente al ruolo di browser principale, almeno secondo me. E’ vero, non bisogna nemmeno ribadirlo, che le estensioni di Firefox sono ancora insuperate in quanto a quantità e spesso qualità. In ogni caso, la situazione è in fluido movimento, e il settore estensioni di Chome è in “ebollizione”, come si può evincere da una visita al sito apposito che le raccoglie. Se qualcuno ne avesse curiosità, mi sono divertito qui di seguito a listare quelle che trovo ora istallate e attive sul mio Chrome (si trovano tutte assai rapidamente, cercando nell’apposito box della pagina citata). Dunque in ordine alfabetico (e con il numero di versione affianco) allora abbiamo…
Blog This! 0.0.7 (riferimenti a James Bond o causalità?)
per postare rapidamente link e porzioni di pagina sulla piattaforma Blogspot
Chrome RIL 1.2.0
Read It Later, salva le pagine per leggerle successivamente (anche solo il formato testo). Molto comodo anche in congiunzione con l’uso da iPod o da iPhone.
Diigo Bookmarks 1.0.3
il mio servizio di social bookmark preferito, che consente anche di “evidenziare” porzioni di pagina. Purtroppo l’estensione è ancora lontana dalle potenzialità di quella per Firefox…
Gmail Air Skiin 1.0
non ricordo quando l’ho messa, non so bene cosa fa… 😉
LastPass 1.64.4
invalutabile servizio di memorizzazione delle varie password. Una scoperta che mi ha semplificato molto la vita “digitale”…!
One Number 1.2.0.9
in un “colpo solo” controlla Gmail, Google Reader e Google Wave. Va da sè, per gli “addicted to Google” (come il sottoscritto!)
RSS subscription Extensions 1.8.4
almeno con questo Chrome si accorge dell’esistenza degli RSS… !
Share on Tumblr 1.0.4
per postare sulla “mitica” piattaforma di tumblelog Tumblr. Piuttosto matura, sembra abbia praticamente le funzionalità della controparte per Firefox.
Ops. Stavo dimenticando l’ottimo AnyWeather…. !
Ora avrei bisogno di un tool davvero maturo per il blogging. Ahh se arrivasse Scribfire su Chrome…!! 😉
Stando alle statistiche del mese di dicembre 2009 sembra che il browser di casa Google abbia superato quello di casa Apple. Ebbene si, secondo Net Applications Google Chrome è più utilizzato di Safari. Lo scarto non è molto, anzi è veramente esiguo, ma si tratta pur sempre di un sorpasso; 4.63% contro il 4.46%.
Tempi propizi, parrebbe proprio, per il browser di casa Google: il sorpasso su Safari sembra avvenuto in tempi decisamente rapidi, a testimonianza direi della bontà delle scelte progettuali di Chrome (e traendo indubbio vantaggio dal suo essere multipiattaforma).
Personalmente, anche su Mac OS X, non mi sono mai abituato all’uso regolare di Safari: attualmente, se ho bisogno di una macchina multi-accessoriata mi muovo con Firefox (non leggerissimo, ma davvero completo in quanto a estensioni); se invece devo fare un giretto rapido – o arrivare rapidamente ad un dato sito – ricorro a Chrome, la cui velocità di partenza e di rendering mi pare veramente impressionante (e certo non inferiore a Safari…).
Ogni tanto è bene cambiare; almeno in certi ambiti, può essere vero. Uno che passa molte ore al computer considera inevitabilmente come fondamentale il software di navigazione in Internet: il classico browser.
Non faccio mistero di essere abituato a Firefox da moltissimo tempo. Oggi spinto dalla curiosità, ho cominciato a giocare un pò con Safari sul Mac OS X. In effetti appare veloce, leggero (Firefox non è proprio una piuma, come si sa); la galleria di immagini dei siti preferiti della nuova versione, come pure la cronologia che si sfoglia visivamente, è indubbiamente utile e di grande impatto visivo.
Non sono riuscito a evitare che ogni tanto aprisse nuove finestre, laddove avrei preferito che si aprissero sempre nuove schede nella stessa finestra, per minimizzare la confusione (con Firefox ci riesco meglio). Tuttavia questo non è un grande problema, chiaramente, basta ricordarsi di premere l’apposito tasto prima di cliccare sul collegamento.
Che osta all’adottare Safari allora? Beh qualcosa forse c’è… Stasera volevo usare Feedly per leggere i miei feed RSS… beh non potevo, con Safari. Volevo usare Diigo per i miei bookmark online.. e insomma non potevo usare la mia amata toolbar. E Scribfire per scrivere sul blog?
Capite allora dove voglio andare a finire: la guerra dei browser, a parer mio, si giocherà sempre di più sulle estensioni, quelle piccole ma utili “aggiunte” che permettono di estendere e configurare il sistema come più ci piace (e ci serve). Firefox al momento svetta imbattuto, ma Google Chrome a quanto si vede, si sta rapidamente attrezzando. E non penso che gli altri (Safari, e forse anche IE), resteranno per molto al palo….
(L’immagine della simpatica “scatolina” di componenti è presa in prestito dal sito di estensioni di Firefox, che ne lista più di cinquemila…)
C’e’ tutto un mondo intorno (direbbero i Mattia Bazar)… intendo però, in questa sede, intorno a Firefox! Credo sia la vera forza di questo browser: la miriade di mattoncini, piccoli e meno piccoli, che si possono incastrare nel browser, per rendere la navigazione e la fruizione del web sempre più personalizzabile secondo i propri gusti ed esigenze.
Ad esempio, una cosa semplice e grandiosa insieme, per me, è Foxy Tunes: permette di controllare una quantità di Media Players direttamente dalla barra inferiore di Firefox. E’ assai ben fatta; presenta comandi per il volume, lo skip dei brani, pausa, stop, etc. Il titolo del brano in ascolto compare pure nelle barra del browser, e si può inviare anche come firma di post su blog (vedi qui sotto); con una piccola aggiunta, in servizi di microblogging come Twitter permette di postare rapidamente non solo il brano, ma anche (volendo) le pagine che si stanno leggendo, e altre cosette similmente amene… molto molto comodo, nell’uso quotidiano…!