Blog di Marco Castellani

Tag: intelligenza artificiale

Attività vulcanica su Venere

Per la prima volta, si sono osservati chiari segni di attività vulcanica sul pianeta Venere. La scoperta è stata fatta esaminando pazientemente le immagini radio di archivio acquisite dalla missione Magellano più di trenta anni fa, negli anni Novanta.

Una ricostruzione della zona intorno a Maat Moons, un vulcano “attivo” di Venere
Crediti: NASA/JPL-Caltech

Queste immagini hanno infatti rivelato uno sfiato vulcanico che si modifica nella forma e aumenta significativamente in dimensioni, in meno di un anno.

Quel che mi colpisce in questa scoperta – in un epoca in cui si parla moltissimo di intelligenza artificiale – è che è stata ottenuta tramite un confronto ad occhio di una immensa mole di immagini (più di duecento ore di lavoro).

C’è ancora qualcosa che rimane prerogativa degli umani (e magari, di qualche lontana civiltà extraterrestre, chi lo sa). Federico Faggin, l’inventore del microprocessore, dice che un semplice paramecio ha più intelligenza creativa di tutta l’intelligenza artificiale che possiamo mettere in campo. E forse è quel mix unico di capacità di osservazione ed impulso creativo, a fare la differenza, tra uomo e macchina.

Sia ora, che nei millenni a venire.

Loading

Osservatorio e cielo stellato

Davvero suggestivo questo scatto che mostra un ben noto osservatorio astronomico davanti ad un meraviglioso cielo stellato. Abilissimo il fotografo, devo dire.

Sapreste dire di quale osservatorio si tratta? Attenzione, non è facile…

Certo, soltanto che questo famoso osservatorio fatichereste a trovarlo… perché non esiste. Almeno nel mondo reale. Esiste nel mondo dell’intelligenza artificiale, perché l’immagine è stata realizzata con Bing Creator (ora già vedo il vostro dubbio… tranquilli, le altre immagini di questo sito sono vere o comunque se non lo sono, è sempre indicato). Va da sè, che non è stato scomodato nessun fotografo per realizzare questa foto.

Loading

Esopianeti artificiali

Come sarebbe abitare sull’esopianeta LHS 475 b? Cosa si potrebbe vedere? Non lo sappiamo per certo, non lo sa nessuno. E siate onesti, non vi eravate mai posti la domanda! Però l’intelligenza artificiale ci viene in aiuto, immaginando al posto nostro questo panorama.

Quel che si potrebbe vedere stando su LHS 475 b  
Crediti: DeepAI’s Fantasy World Generator

Per la cronaca, l’esistenza di questo esopianeta è stata prima indicata dal satellite TESS e poi confermata da osservazione del telescopio spaziale James Webb. Quel che sappiamo per certo è che LHS 475 b possiede una massa simile a quella della Terra e orbita intorno ad una stella di colore rosso a circa 40 anni luce da noi.

Loading

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén