Blog di Marco Castellani

Tag: lune

Senza anelli… o quasi!

Crediti: Cassini Imaging Team, ISS, JPL, ESA, NASA. Sorgente: APOD

Decisamente inusuale questa vista di Saturno, tanto che verrebbe da pensare… di aver sbagliato pianeta! Difatti, nel nostro immaginario, Saturno è sempre e comunque il pianeta con gli anelli, e fa abbastanza impressione vederlo così “nudo”, senza la sua fascia che lo circonda e lo esalta in maniera così mirabile…

Ok. Qual è il trucco? Dove sono gli anelli? A pensarci, non è una domanda nuova. E’ un problema che ha suscitato perplessità allo stesso Galileo, nel lontano 1612. O quasi. In realtà lui notò la scomparsa delle “protrusioni” del pianeta (più tardi si capì che appunto la protrusioni viste dallo scienziato italiano erano proprio questo, un sistema di anelli).

La spiegazione è semplice. Vi sono momenti in cui la terra interseca il piano di rotazione degli anelli, e visti così di taglio gli anelli stessi sembrano semplicemente scomparire. Questo ci fa imparare qualcosa, ci fa capire difatti quanto il piano degli anelli sia veramente sottile.

D’accordo sulla teoria, mi direte. Ma questa foto? Bene, qui siamo all’epoca moderna, ed entra in ballo Internet.

Meno male che al giorno d’oggi una gran mole di dati scientifici viene sistemata in archivi aperti al pubblico. E mano male che c’è la rete, per un facile accesso. Così dobbiamo ringraziare un appassionato spagnolo, Fernando Garcia Navarro, che si è preso la briga di carotare dentro il vasto catalogo di immagini grezze di Cassini, selezionando e scaricando le immagini della sonda impegnata in una serie di attraversamenti del piano degli anelli.

Il risultato di tale certosino lavoro potete ammirarlo qui sopra. Le immagini (in falsi colori) sono state elaborate e sovrapposte, per ottenere questo splendido “quadro” di Saturno… senza anelli! In realtà gli anelli sono tutti compresi nella striscia blu sottile che attraversa l’elaborazione in senso orizzontale.

Ultima cosa… Indovinate cosa sono quelle palline lungo la linea degli anelli? Esatto… sono le lune … come perline lungo un meraviglioso filo di una enorme… collana planetaria

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Tra Dione e Titano, continua il viaggio di Cassini…

La sonda Cassini della NASA ha appena effettuato, proprio nella giornata di ieri, il suo passaggio ravvicinato alla luna di Saturno chiamata Dione. Il suo slalom attraverso le varie lune del pianeta continua, e stasera stessa, poco dopo le 21, si dovrebbe trovare a passare vicino a Titano (un corpo celeste estremamente interessante per la presenza di atmosfera e per la superficie ghiacciata): il passaggio avverrà, per la precisione, ad una altezza di circa 3600 chilometri dalla sua superficie.

Nella selezione delle immagini originali acquisite da Cassini, già disponibili al sito NASA, Dione si affianca talvolta ad altre lune. Ad esempio, Mimas appare in una immagine al di là del “lato oscuro” di Dione. In un’altra, si possono intravedere la coppia di lune Epimeteo e Pandora, insieme a parte del sistema di anelli.

Questa immagine di Dione è stata acquisita da Cassini appena poche ore fa, quando la sonda si trovava a poco più di centomila chilometri dalla sua superficie (Crediti: NASA/JPL-Caltech/SSI)

L’incontro con Dione è stato pensato essenzialmente per l’utilizzo dello spettrometro infrarosso e per la verifica di altri sistemi della sonda. Tuttavia, il team che presiede all’acquisizione delle immagini ha catturato istantanee di alcune interessanti fratture che solcano la superficie di Dione. Un’altra struttura che è stata messa in evidenza dalle nuove fotografie, è il promontorio chiamato Janiculum Dorsa. Le immagini a risoluzione più alta di questi flyby hanno scale che vanno da circa 350 a 500 metri per pixel. Nel maggio del prossimo anno, la stessa struttura di Janiculum Dorsa sarà ripresa da Cassini ad una risoluzione maggiore.

Saturno possiede un gran numero di satelliti naturali (oltre sessanta, di diverse dimensioni). Titano è la più grande, ed anche la più interessante, per le caratteristiche cui accennavamo in apertura. Le più piccole in realtà si confondono con i frammenti ghiacciati che compongono i suoi stessi anelli, sicché è difficile tracciare una linea chiara di distinzione, nel regime delle piccole masse. E’ un mondo davvero interessante che grazie alle sonde più recenti, si sta finalmente cominciando a conoscere nel dettaglio che merita.

Non possiamo che essere contenti degli ultimi risultati di Cassini e anche – perché no – fieri che la sonda che tanti preziosi dati ha già inviato a Terra, porti il nome di un astronomo italiano, quel Giandomenico Cassini che già alla fine del seicento diede un contributo fondamentale nello studio di Saturno e dei suoi anelli. Oggi, credo, sarebbe assai contento di quello che la sonda ci sta rivelando su ciò che già tanti secoli orsono fu oggetto della sua preziosa curiosità.

Tutte le immagini grezze di Cassini possono essere viste all’indirizzo http://saturn.jpl.nasa.gov/photos/raw .

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La testa tra le lune (di Saturno…)

Appena un paio di giorni fa, la sonda Cassini della NASA è passata accanto a diverse intriganti lune di Saturno, e non ha perso l’occasione di prendere qualche “foto ricordo” durante il viaggio. In particolare, la sonda è passata entro 60.000 chilometri da Encelado e entro 28.000 da Elena (sembra molto ma non lo è, per gli standard spaziali…).

Non pago di tutto ciò, ha anche preso una istantanea di Mimas davanti agli anelli di Saturno. E’ interessante come in una delle immagini si veda bene il famoso “getto” che fuoriesce dal polo sud di Encelado.

Un’immagine di Elena, ottenuta da Cassini il 31 gennaio 2011 (Crediti: NASA/JPL/SSI)

Sono a disposizione del pubblico anche le immagini “non elaborate”. Per vederle, basta andare al sito apposito e cliccare su “Search Images” (bisogna però specificare i criteri di ricerca). Ricordiamo che Cassini-Huygens – di cui tante volte ci siamo occupati – è un progetto in cooperazione tra NASA, ESA e la nostra Agenzia Spaziale.

NASA/JPL Press Release

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Mimas: una piccola luna con un grande cratere

Qualsiasi cosa sabbia colpito Mimas, nei tempi passati, deve averla quasi distrutta. Quel che rimane ora è uno dei più grandi crateri da impatto su una delle più piccole lune di Saturno. Il cratere, chiamato Herschel in onore di Sir William Herschel, che scoprì Mimas nel 1789, si estende per circa 130 chilometri. La piccola massa di Mimas risulta sufficiente a produrre una gravità superficiale abbastanza intensa da creare un corpo di forma sferica, ma ancora debole da permettere la permanenza di peculiarità superficiali (come questa) relativamente estese.

Il grande cratere sulla piccola luna Mimas

La luna Mimas è composta per lo più da acqua ghiacciata con una “spolveratina” di roccia, ed è appunto ben descritta come una palla di ghiaccio “sporca”. L’immagine qui riprodotta è stata acquisita nel passaggio ravvicinato  della sonda Cassini avvenuto nell’agosto del 2005.

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Trovata una piccola luna di Saturno, probabile causa dell’anello “G”

La sonda Cassini ha di recente individuato una piccola “nuova” luna all’interno dell’anello denominato “G”, che appare come un debolissimo punto luminoso. Gli scienziati ritengono che possa essere il vero motivo per la presenza dell’anello G stesso…

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Deimos, la piccola luna di Marte…

Questa bella immagine a tre colori di Deimos, la più piccola tra le lune di Marte, è stata acquisita il 21 febbraio di quest’anno, dallo camera dello strumento High Resolution Imaging Science Experiment (HiRISE), a bordo del Mars Reconnaisance Orbiter. Deimos è veramente piccolino, poichè ha un diametro di poco più di una decina di chilometri.. veramente più un grosso “sasso” che una vera luna, potremmo dire…

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La dettagliata foto in falsi colori di Deimos (Credits: NASA)

Deimos presenta una superfice piuttosto liscia, come si può vedere dalle foto, ad eccezione di alcune zone dove sono presenti i crateri da impatto più recenti.

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